La causa

Dipendenti RT con lo stipendio “mozzo”: dopo 3 anni di udienze cambia il giudice e la sentenza slitta a maggio 2018

Ci sono 50 famiglie che dal 2014 vivono con 300 euro in meno al mese

Riviera Trasporti

Imperia. Ci sono più di 50 famiglie che da più di 3 anni vivono con 300 euro al mese in meno. Sono quelle di altrettanti lavoratori della Riviera Trasporti in causa con l’azienda perché lasciati con lo stipendio “mozzo”. Dopo 3 anni di dibattimento in Tribunale del Lavoro, arrivati all’udienza di sentenza, l’ultima, è stato nuovamente sostituito il giudice che, per analizzare meglio gli atti, ha rinviato l’udienza finale al 28 maggio. I dipendenti della azienda di trasporti.

Come si ricorderà l’azienda è stata chiamata a pagare quella cinquantina di lavoratori estromessi dagli accordi e privati di una fetta di salario (meno 300 euro in busta paga). La vicenda parte nell’agosto del 2014, quando la Riviera Trasporti aveva dato la disdetta unilaterale del contratto integrativo lasciando circa 100 dipendenti senza il sopracitato “pezzo” in busta paga. Subito i lavoratori avevano scelto la strada della, dividendosi praticamente a metà, con una parte rappresentata dai legali del sindacato di categoria Faisa e l’altra che si muove privatamente, con legali propri.

Quelli della sigla sindacale hanno vinto la vertenza lo scorso settembre, con il reintegro dei “300 in busta” e la corrispondenza degli arretrati con cifre che vanno da 16 ai 18 mila euro a testa. I “privati” dovranno invece aspettare almeno fino al prossima udienza di fine maggio 2018.

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