Sanremo. La storia è quella di una pensionata settantenne sanremese e di due persone che la seguivano per le faccende domestiche. Dal 2004 al 2010 ai due ha ricaricato il telefono per un ammontare complessivo di circa 3 mila euro.
Il figlio dell’anziana ha denunciato i due amici “badanti”. La vicenda è così approdata in Procura. L’allora pm Scarlatti aveva chiesto l’archiviazione della posizione dei due indagati. Il figlio si era opposto e così la questione è andata avanti fino ad arrivare oggi davanti al giudice Caterina Lungaro.
Il pm Brusa ha chiesto l’assoluzione perché non sarebbero state trovate prove certe della circonvenzione. Tesi che ha trovato d’accordo i legali difensori, ma non il giudice Lungaro che oggi ha condannato a due anni e quattro mesi uno e a un anno e mezzo il secondo. Gli avvocati difensori hanno già preannunciato ricorso in appello.
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