Lavoro

Berrino su centri per l’impiego: “L’accreditamento dei privati non mette in discussione il ruolo delle strutture pubbliche”

"Questa amministrazione ha già dimostrato impegno nella salvaguardia dei posti di lavoro”

Riviera 24 -Berrino

Genova. “L’apertura anche a soggetti privati per l’erogazione di servizi per l’impiego non mette minimamente in discussione il ruolo dei Centri per l’impiego, che, come abbiamo dimostrato in questi due anni di amministrazione, sono al centro di politiche di valorizzazione ed efficientamento”. Lo dichiara l’assessore regionale alle Politiche attive del lavoro Gianni Berrino rispondendo alla nota diffusa della Fp Funzione pubblica Cgil sui lavoratori dei Cpi.

“Nessun posto di lavoro è a rischio – rassicura l’assessore Berrino – sono 169 lavoratori attualmente impiegati nei Cpi liguri a tempo indeterminato e 7 a tempo determinato, per i quali come regione abbiamo intrapreso un percorso di stabilizzazione che attendevano da anni. Vorremmo anzi implementare gli organici attuali: da un anno il ministro Poletti ci promette le risorse necessarie, ma ancora non sono state stanziate. Auspichiamo che quanto prima ci potranno essere messe a disposizione.

Mi stupisco, poi, che proprio la Cgil, coinvolta dalla A alla Z in tutto il percorso affrontato dal mio assessorato sulla riforma dei Cpi, e dopo aver condiviso i nostri sforzi, in appositi tavoli, nell’ottica dell’efficientamento e valorizzazione del personale, faccia un dietrofront del tutto inaspettato e infondato. Non vorremmo che la Cgil fosse caduta nella trappola della strumentalizzazione politica pre campagna elettorale o che avesse qualche spaccatura al proprio interno: lanciare allarmi ingiustificati crea solo inutili preoccupazioni tra i lavoratori. Sul sistema regionale allargato, inoltre, ricordo che è in atto a livello nazionale e che la Liguria è tra le ultime regioni ad aver intrapreso questo percorso, recuperando il ritardo di chi ci ha preceduto”. Sull’efficacia del bando over 40, l’assessore Berrino puntualizza: “Definire fallimentare un bando che ha registrato circa 4mila domande mi pare del tutto scorretto. Proprio per andare incontro a chi è rimasto in lista d’attesa rifinanzieremo il bando che ha colto nel segno le richieste dei disoccupati liguri”.

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