La visita

Prende il via la “Giornata FAI d’Autunno”, domenica 15 ottobre itinerario tematico a Camporosso

170 itinerari tematici straordinari in tutta Italia

Camporosso generica

Liguria. Soffermare l’attenzione sulla piazza che attraversiamo per andare al lavoro o conoscere come vivevano i proprietari dell’elegante villa che scorgiamo dal balcone di casa. Sono modi diversi di scoprire la nostra città da punti di vista nuovi e il FAI – Fondo Ambiente Italiano ci invita a rinnovare il nostro sguardo sull’Italia partecipando, domenica 15 ottobre 2017, alla Giornata FAI d’Autunno, realizzata dai Gruppi FAI Giovani a sostegno della campagna di raccolta fondi “Ricordiamoci di salvare l’Italia”, attiva dal 1° al 31 ottobre.

Per l’occasione 3.500 volontari accompagneranno gli italiani alla scoperta di 600 luoghi inaccessibili o poco valorizzati, legati da una tematica comune – la musica, l’acqua, le tradizioni artigiane locali, il panorama urbano dall’alto, gli spazi dedicati all’amore sacro e a quello profano – e raccontati da una prospettiva insolita.

Circa 170 itinerari tematici in altrettante città connetteranno, come un fil rouge da seguire liberamente, l’apertura di palazzi, chiese, castelli, parchi, teatri, architetture industriali in trasformazione, ma anche interi quartieri e borghi.

All’accesso di ogni bene sarà richiesto un contributo facoltativo, preferibilmente da 2 a 5 euro, a sostegno dell’attività della Fondazione. Per gli iscritti FAI e per chi si iscriverà per la prima volta durante l’evento – a questi ultimi sarà dedicata eccezionalmente la quota agevolata di 29 euro anziché 39 – saranno riservate aperture straordinarie, accessi prioritari, attività ed eventi speciali in molte città. La quota agevolata varrà anche per chi si iscriverà per la prima volta tramite il sito www.fondoambiente.it durante tutto il mese di ottobre.

Tra gli itinerari tematici e i luoghi più interessanti in provincia di Imperia:

CAMPOROSSO
Citato per la prima volta nel 1259 fu dominio dei conti di Ventimiglia, passando quindi sotto la signoria del comune di Ventimiglia; sede di un piccolo scalo alla foce del Nervia, divenne comunità nel corso del XV secolo, avendo accesso al governo del comune. Nel Cinquecento venne cinta di mura e nel 1686 costituì la comunità degli “Otto luoghi. Occupata dai Francesi nel 1794, durante la Repubblica Ligure divenne comune del cantone di Bordighera e nel 1802 fu inserita nel cantone di Ventimiglia finché sotto il governo francese non passò sotto il Dipartimento delle Alpi Marittime, nel circondario di Sanremo. Il comune fu soppresso nel 1923 per essere unito a quello di Ventimiglia, ma venne ricostituito due anni dopo.

Aperture legate alla produzione artigiana tradizionale delle eccellenze del territorio (frantoio, cipolla doc)
Frantoio delle Porte o Defizio Nuovo. Il Frantoio delle Porte o Defizio Nuovo era uno dei sedici frantoi presenti a Camporosso nella prima metà dell’Ottocento e frangeva annualmente 630 quintali di olio. Esso faceva parte insieme a quello dello Srollo, del Molino, del Defizietto dei quattro frantoi edificati all’interno dell’abitato antico. L’acqua incanalata in un lungo canale chiamato beudo o bedale veniva utilizzata da più frantoi come forza motrice necessaria per la movimentazione degli elementi meccanici. L’edificio, sottoposto a tutela dalla Soprintendenza, conserva al suo interno ancora tutti i macchinari necessari per la produzione dell’olio. Attualmente è sede di associazioni.

Frantoio dello Sfrollo, l’antico oleificio tradizionale come macchina nella produzione alimentare
L’antico frantoio situato a est del centro storico traeva energia dall’acqua del torrente grazie ad un sistema di canalizzazioni che convogliavano l’acqua al di sopra delle due grandi ruote a cassette che ancora oggi caratterizzano l’esterno dell’edificio e delle abitazioni attigue. All’interno è possibile osservare le due macine dove venivano rovesciate le olive per essere frante dalle mole. Con la pasta così ottenuta venivano riempiti i fiscoli che venivano impilati e premuti nelle due presse site a ridosso della parete opposta in modo tale da permettere la fuoriuscita dell’olio. Al piano inferiore dell’edificio sono presenti i macchinari che permettevano un’ulteriore fase di produzione dell’olio, grazie ad una tecnica nota come lavaggio della sansa. La pasta di olive ottenuta precedentemente veniva qua nuovamente rimacinata mescolata con acqua per separare i noccioli dalle bucce che venivano raccolte e spremute nell’antico torchio per estrarne l’olio residuo. Attualmente è sede operativa di associazioni.

La cipolla egiziana ligure come tutela della biodiversità
La visita all’azienda agricola privata di Marco Damele vuole essere l’occasione per parlare di biodiversità, per avviare un’azione di sensibilizzazione alla cura del cibo e promuovere colture che siano risorse per il territorio attraverso la riconversione di quei luoghi precedentemente impiegati per la produzione floricola intensiva. Si vuole porre l’attenzione sulle relazioni che insistono tra i bisogni dell’uomo e della nostra civiltà in rapporto all’utilizzo del territorio e del suolo. In particolare l’attenzione sarà incentrata sulla coltivazione della cipolla egiziana ligure di cui Damele negli ultimi anni si è fatto promotore per la reintroduzione di questo ortaggio nella produzione agricola del Ponente ligure. La cipolla egiziana, caratterizzata dalla maturazione di una corona di piccoli bulbilli al posto del tradizionale fiore, è facile da coltivare: interrando i bulbi raccolti dalla pianta madre in primavera, la pianta cresce senza troppe attenzioni e resistendo bene alle malattie.

L’oratorio dei Bianchi o dell’Annunziata e l’oratorio Dei Neri o del Suffragio
La comunità di Camporosso, dopo essersi emancipata dal Comune di Ventimiglia e divenuta Comune autonomo nel 1797, promosse opere sociali e religiose aggiungendosi le confraternite dei Bianchi e dei Neri. I primi che presero il nome dalle Cappe Bianche, si svilupparono da un’istituzione penitenziale provenzale. I secondi vestiti di Nero, successivamente detti del Suffragio o della Buona Morte, svolsero il loro compito assistenziale rivolto ai malati e ai moribondi. Ambedue le consorterie possedevano un oratorio. I Bianchi avevano l’Oratorio dell’Annunziata di stile Barocco, ornato da un campanile triangolare e da affreschi del seicento. I Neri avevano l’Oratorio del Suffragio, ornato da due orologi ai lati, preceduto da una graziosa doppia scalinata con balaustra curva in marmo e due fontane rappresentanti teste di sirene, dalla cui bocca aperta l’acqua scorre nelle vasche, che fu trasportata nella sua posizione attuale dalla parte settentrionale del villaggio nel 1843. Entrambi gli edifici necessitano di interventi di restauro.

La Chiesa di San Pietro, struttura in stile Romanico
L’esterno è di origine romanica risalente all’XI e al XIII secolo. Molto complessa è la situazione dell’interno, in quanto i due restauri, avvenuti nel 1954 e nel 1967, hanno evidenziato diverse fasi costruttive. I lavori di ripristino hanno consentito il riaffiorare di lacerti di affresco realizzati nella seconda metà del XV secolo, i quali decoravano il catino absidale, il timpano, la base del campanile e la parete di destra. Significativa è la curva dell’abside, che presenta al centro il Cristo benedicente nella mandorla con affianco i simboli dei quattro evangelisti, mentre nella parte sottostante vengono raffigurati i dodici apostoli con al centro San Pietro. Nella parete di destra sono presenti dei frammenti di affresco contemporanei a quelli absidali, che raffigurano una serie di santi all’interno di riquadri verticali, a cui è stato sovrapposto un affresco più tardo in memoria di un cittadino camporossino, datato 1575.

Chiesa Parrocchiale di San Marco
La chiesa parrocchiale di San Marco evangelista si trova leggermente discostata dalla direttrice principale del paese di Camporosso. Di origini quattrocentesche, è stata rimaneggiata e riconsacrata nel 1771. L’interno, suddiviso in tre navate, conserva opere di particolare pregio. Nella seconda cappella a sinistra, troviamo infatti il polittico della Madonna col Bambino e i SS. Giuliano e Bernardo realizzato da Agostino da Casanova, pittore ligure attivo nella Riviera di Ponente nella prima metà del XVI secolo. Successivamente, nella cappella a sinistra del presbiterio, è collocato un altro polittico raffigurante il Martirio di San Sebastiano e la cui attribuzione è ancora dibattuta. Attualmente conservato in sacrestia, ma in origine probabilmente sull’altare maggiore, si trova il Polittico di San Marco realizzato nel 1533 da Stefano Adrechi e Francesco De Signorio.

L’edizione 2017 di Giornata FAI d’Autunno è possibile grazie al contributo di CityLife, per il secondo anno sponsor dell’iniziativa per la regione Lombardia, di Gruppo Hera, una delle principali multiutility italiane che eroga servizi ambientali, idrici ed energetici in oltre 350 Comuni del centro-nord Italia che sarà al fianco della Fondazione in qualità di sponsor per la città di Bologna e di DHL Express Italy, che come logistic partner, garantirà la movimentazione di tutti i materiali durante l’evento.

Con il Patrocinio del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e di Responsabilità Sociale Rai. Con la media partnership di RaiNews24 e Rai TGR. Grazie a province, comuni, soprintendenze, università, enti religiosi, istituzioni pubbliche e private, ai privati cittadini e a tutte le aziende che hanno voluto appoggiare la Fondazione, oltre alle 120 Delegazioni, 92 Gruppi FAI e 86 Gruppi FAI Giovani, e alle migliaia di volontari che con il loro lavoro capillare e la loro collaborazione rendono possibile l’evento.

Per informazioni: www.giornatefai.it; www.fondoambiente.it; tel. 02 467615399. Verificare sul sito che non ci siano state variazioni di programma dovute a cause di forza maggiore. Le iniziative si svolgeranno anche in caso di condizioni meteo avverse salvo ove espressamente indicato.

CAMPOROSSO (IM)
Alla scoperta di Camporosso
Apg Group – Archimede Ricerche S.R.L. – Microalghe Camporosso
Corso Italia 220
Apertura: 10:00 – 12:30 / 14:30 – 17:00 (ultimo ingresso 16:30)
Visite a cura di: Volontari delegazione, Fai Giovani, Archimede Ricerche S.r.l.
Chiesa Parrocchiale di San Marco *
Via della Chiesa, 22
Apertura: 11:00 – 18:00 (ultimo ingresso 17:30)
Visite a cura di: Gruppo FAI giovani e volontari delegazione Imperia
Frantoio delle Porte o Defizio Nuovo
Via Papa Giovanni XXIII
Apertura: Domenica: 10:00 – 18:00
Visite a cura di: Fai Giovani Imperia e volontari delegazione
Frantoio Dello Sfrollo, l’antico Oleificio tradizionale come macchina nella produzione alimentare
Piazza Pertini
Apertura: 10:00 – 18:00 (ultimo ingresso 17:30)
Visite a cura di: Fai Giovani e volontari della delegazione
Chiesa di San Pietro *
Corso Italia
Apertura: 10:00 – 18:00 (ultimo ingresso 17:30)
Visite a cura di: Fai Giovani e volontari delegazione Imperia
La Cipolla Egiziana Ligure come Tutela della Biodiversità
Via Braie
Apertura: 10:00 – 12:00 / 14:00 – 17:00 (ultimo ingresso 16:30) Note: Gli incontri in azienda verranno presentati a ogni ora
Visite a cura di: volontari delegazione, Fai Giovani, Marco Damele
L’Oratorio dei Bianchi o Dell’Annunziata e L’Oratorio dei Neri o del Suffragio
Strada Provinciale 64, Piazza Garibaldi
Apertura: 10:00 – 18:00 (ultimo ingresso 17:30)
Visite a cura di: Fai Giovani e volontari delegazione.

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