In cella

Padre padrone abusa della figlia di 14 anni, ora è in carcere a Sanremo

Dopo il contatto fisico, l'uomo avrebbe sviluppato una sorta di morbosa ossessione verso la ragazzina

Il carcere di Valle Armea a Sanremo

Sanremo. Aver abusato sessualmente della figlia di 14 anni. E’ la gravissima accusa della quale deve rispondere un papà di 42 anni, residente nel ponente savonese, che adesso è detenuto nel carcere di Valle Armea a Sanremo.
L’uomo, infatti, è stato arrestato dai carabinieri per violenza sessuale aggravata in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal gip del tribunale di Savona Fiorenza Giorgi.

Secondo quanto trapelato (vista la delicatezza della vicenda il riserbo degli inquirenti è massimo), gli abusi sarebbero avvenuti nel giugno scorso: in un primo momento la ragazzina non avrebbe trovato il coraggio di raccontare a nessuno quanto successo, ma poi si sarebbe confidata con la zia e successivamente con la madre. A quel punto è scattata la denuncia che, dopo una serie di accertamenti investigativi, ha portato all’emissione dell’ordinanza di custodia cautelare.

All’uomo viene contestato di aver avuto, in due occasioni, un approccio fisico con la figlia che, purtroppo, in un caso sarebbe sfociato in un rapporto completo. Dopo gli abusi, tra l’altro, il quarantaduenne (che non è il padre biologico della presunta vittima, ma lo è a tutti gli effetti a livello legale) avrebbe sviluppato una sorta di morbosa ossessione verso la ragazzina.

In particolare, sempre secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, l’uomo avrebbe iniziato ad essere possessivo nei confronti della ragazzina, quasi come un’amante geloso, finendo per controllarle il telefono, il modo in cui si vestiva e gli amici che frequentava. In alcuni casi si sarebbe presentato anche vicino alla scuola frequentata dalla figlia.

Una situazione che, con il passare dei giorni, sarebbe stata sempre più pesante da sopportare per la quattordicenne nonostante lei cercasse in tutti i modi di evitare i contatti con in padre. Di qui la scelta di raccontare quello che era successo e, poi, di denunciare di aver subito gli abusi.

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