L'evento

Imperia, un mare di spettatori per lo spettacolo negli spazi dell’ex stabilimento “Salso” fotogallery

Il progetto corale, al quale hanno aderito artisti e professionisti, ha realizzato un omaggio dedicato a un pezzo storia della città

Imperia. Tantissime le persone presenti in Calata Anselmi per assistere allo spettacolo “C’ era una volta il deposito Franco – approdi temporanei, eterne partenze“, che è andato in scena il 15 ottobre alle 17 , negli spazi che furono la sede della SALSO. L’obiettivo di questo evento, nato da un progetto corale, al quale hanno aderito artisti e professionisti, è stato quello di realizzare un omaggio dedicato a un pezzo di storia della città. Sommando la suggestione del luogo, le esperienze e le professionalità del gruppo, decisamente eterogeneo, l’idea ha preso forma, trasformandosi in una performance itinerante all’interno del Deposito Franco nella quale musica, danza, recitazione e luce hanno accompagnato gli spettatori in questo viaggio all’inizio del secolo scorso. I testi e la regia dello spettacolo sono di Nicoletta Bracco, l’attrice Agata Nerelli ha rivestito i ruoli della la signorina del Grand Hotel Riviera Palace, la visitatrice doganale, Mefistofele, l’emigrante. Nel ruolo delle operaie le danzatrici Melania Favaloro e Giulia Falbo, le merci Morena Di Vico e Veronica Sabrina. La musica dal vivo è stata eseguita al contrabbasso da Walter Ferrandi e alle percussioni Maurizio Pettigiani. Il progetto luci e suono è stato curato da Alessandro Saglietti, le coreografie da Morena Di Vico.

La scena iniziale riporta il pubblico all’inizio del Novecento, e sulle note della canzone di “Mamma mia dammi cento lire” una migrante, arriva sulla banchina del porto e facendosi largo tra gli spettatori, coinvolti in prima persona sulla “scena”, entra nell’edificio. Quello che credeva un punto d’approdo per un futuro sicuro è qualcosa che invece la inghiotte privandola del suo status di umano, trasformandola in merce Più o meno da quelle parti, in quegli anni, ci si sarebbe potuti imbattere in una degli ospiti del prestigioso Grand Hotel Riviera Palace, la petulante e attempata signorina, per caso compagna di viaggio di Edmondo De Amicis, che non sospetta l’esistenza di chi viaggia per necessità e non per piacere, come lei. Intanto l’attività del Deposito Franco continua: la merce immagazzinata viene avviata ai controlli dalle operaie. Uno dei beni trattati è il prezioso olio di oliva ma che succederebbe se operaie poco fidate lo portassero via? Con lo scopo di controllare le lavoratrici, prende servizio la visitatrice doganale. Arcigna e grossolana, delatrice già da bambina, si è innamorata di un maestro elementare socialista di origine romagnola arrivato a Oneglia per una supplenza, che non disdegna di appartarsi la sera con lei.

Le ha promesso che tornerà a prenderla, ma la storia farà in modo che quel maestro elementare segua altre strade. Si torna al lavoro alienante: catturate da una sorta di catena di montaggio dal ritmo impazzito, merci e operaie finiranno col confondersi, spossate. Entrano così in una nuova dimensione, attirate dal seducente richiamo di Mefistofele. Le tratta come fantocci, e, convinto di averle in proprio potere, trionfante si allontana. Ma i corpi, tutt’altro che soggiogati, prendono coscienza della propria fisicità, grazie al contatto con chi ha ascoltato la loro richiesta di aiuto. Mentre riscoprono il mondo circostante, ritroviamo la voce che cantava “Mamma mia dammi cento lire”: appartiene a una dimessa emigrante, sicuramente una passeggera della terza classe, che con il suo povero bagaglio è in attesa di partire per una nuova vita.

Nato nell’ambito del progetto SWITCH, grazie all’Ordine Architetti P.P.C. della provincia di Imperia, quello proposto è il risultato di un lavoro nato e sviluppato dalla collaborazione tra diverse realtà artistiche con la convinzione che “far rete” non solo è possibile, ma, in una realtà decentrata come la nostra, necessario. In questa occasione lo spazio del Deposito Franco si è dimostrato un luogo adatto per stimolare la fantasia e realizzare questo progetto che ha riscosso un notevole successo da parte del pubblico.

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