La situazione

Il piano sanitario in commissione. Pd: “Maggioranza senza numeri”, bocciatura dei sindacati

Gianni Pastorino, Francesco Battistini (Rete a Sinistra/LiberaMente Liguria) “Commissione nel caos: piovono le critiche e la maggioranza diserta la discussione”

Riviera 24 Pastorino

Liguria. Ancora nel caos la seduta odierna della seconda commissione, in cui si discute il nuovo piano sanitario regionale. «Il lavoro procede solo grazie alla serietà e al senso di responsabilità della minoranza, considerata l’importanza del tema e il rispetto dovuto nei confronti dei soggetti auditi, ossia le sigle sindacali di medici e farmacisti – dichiarano i consiglieri regionali di Rete a Sinistra Gianni Pastorino e Francesco Battistini, presenti alla discussione -. La maggioranza, invece, diserta la discussione. Forse la ritiene superflua, o forse non condivide fino in fondo gli obiettivi proposti dalla giunta».

«Entrando nel merito, il nuovo piano sanitario presenta debolezze eclatanti. Anzitutto tenta di fare le nozze con i fichi secchi; basta considerare come intende affrontare le questioni di organico del personale medico – commentano Pastorino e Battistini -. Per fare un esempio, in tutto il territorio di ASL3 ci sono soltanto 8 ortopedici, di cui solo 2 a tempo pieno: 100.000 pazienti per ciascun medico. I conti si fanno presto: mancano gli specialisti, quindi le liste d’attesa non possono che allungarsi a dismisura».

Molte critiche anche sul metodo adottato; non una novità. «Le sigle sindacali hanno lamentato fortemente la mancanza di dialogo in fase di stesura del piano. Oggi, invece, i professionisti stanno dimostrando che avrebbero molte idee da portare in discussione: perché non sono stati interpellati? – si domandano Pastorino e Battistini, che tirano le somme -. La giunta ha scritto questo documento chiudendosi nella torre d’avorio, senza ascoltare nessuno. Risultato: oggi tutti contro il nuovo piano sanitario regionale. I professionisti avrebbero potuto portare contributi importanti, e invece sono stati esclusi: una grande occasione persa per il documento sanitario più importante della legislatura. Un atteggiamento che non condividiamo affatto; e che cercheremo di sanare proponendo i dovuti correttivi. Forse c’è qualche mal di pancia anche dalle parti della maggioranza».

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