Investimenti

Ferrovie, rinnovo materiale rotabile. Berrino: “Fondi garantiti dal contratto di servizio”

L'assessore regionale ha risposto ad una interrogazione presentata dal Pd

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Liguria. Il consigliere regionale Giovanni Lunardon (Pd) ha illustrato un’interrogazione, sottoscritta anche da un altro componente del gruppo, Raffaella Paita, con la quale ha chiesto alla giunta di cofinanziare le misure nazionali per il rinnovo del materiale rotabile ferroviario regionale, tenendo conto che per l’accesso alle risorse previste nel Piano Operativo Infrastrutturale del Fondo Sviluppo Coesione 2014-2020 il piano di investimento andava presentato entro il 30 aprile 2017.

Il consigliere ha, inoltre, chiesto, qualora la Regione intendesse cofinanziare queste misure, in vista della definizione del nuovo Contratto di Servizio a valere dal 2018, di procedere ad una rimodulazione degli investimenti previsti per il rinnovo della flotta in modo da destinare maggiori risorse al potenziamento e alla qualificazione del servizio.

“La Regione non coglie appieno la grandi opportunità offerte dal Governo sull’acquisto di nuovi treni e resta in una posizione di debolezza nei confronti di Trenitalia, perché scarica sull’azienda i costi del rinnovo del materiale rotabile” affermano i consiglieri del Pd.

“Abbiamo presentato un’interrogazione per chiedere all’assessore Berrino cosa intenda fare la Regione Liguria di fronte a due stanziamenti importanti e senza precedenti nel recente passato per il rinnovo del materiale rotabile. Parliamo del piano nazionale deliberato dal Cipe (800 milioni di euro, di cui 7 per la Liguria) e del fondo stanziato ad agosto dal Ministero dei Trasporti (640 milioni di euro, di cui 32 per la nostra regione). Si tratta di due piani pluriennali per l’acquisto di nuovi treni, che però prevedono un cofinanziamento del 40% da parte della Regione”.

“In sostanza l’investimento minimo totale sarebbe di 64 milioni di euro di cui 40 di fondi statali e 24 di fondi regionali, che consentirebbe l’acquisto di 8-10 convogli”. Ma se Berrino ha dichiarato in aula di aver già risposto al primo bando e di essere intenzionato a rispondere anche al secondo, – continuano Paita e Lunardon – il problema è da dove la Regione intenda reperire i finanziamenti per il suo 40%. L’assessore ha detto di volerli prendere dal contratto di servizio di Trenitalia e quindi è intenzionato a far pagare i convogli all’azienda, senza investire fondi propri. In questo modo i nuovi treni cofinanziati dallo Stato per il 60% diventeranno di proprietà di Trenitalia e la Regione non solo avrà un minore potere contrattuale con l’azienda con cui sta firmando un contratto di 15 anni, ma toglierà anche risorse a quello stesso contratto, e quindi potrà investire meno sul servizio. Eppure Toti – concludono Paita e Lunardon – aveva detto, appena insediato, che avrebbe comprato, con le risorse europee Fsc, nuovi treni; invece la Giunta usa i fondi statali e chiede il resto a Trenitalia, senza metterci neppure un euro”.

L’assessore ai trasporti Gianni Berrino ha detto che lo scorso aprile è stato trasmesso al ministero il Piano investimenti con l’indicazione della tipologia di materiale rotabile più idonea alle esigenze del servizio ferroviario ligure. “Per quanto riguarda il cofinanziamento – ha detto l’assessore – è stato comunicato che lo stesso è garantito dagli impegni previsti dal futuro Contratto di Servizi, che sarà stipulato entro il 31 dicembre 2017”.

“Intanto – ha detto Berrino – procede l’attività istruttoria del ministero, che ha richiesto alle Regioni la compilazione di prospetti sulle linee di intervento per il rinnovo sia del parco rotabile ferroviario che su gomma, prospetti che il settore Trasporto pubblico regionale ha provveduto a trasmettere lo scorso settembre”.

Berrino ha concluso ricordando che nel confronto sul rinnovo del contratto di servizio “si sta valutando l’impatto che questa misura può portare sugli impegni dello stesso contratto, fermo restando quanto già previsto e offerto da parte dell’attuale gestore del servizio negli accordi sottoscritti nel dicembre scorso”.

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