Il sacrificio

Ventimiglia, sul piazzale del cimitero di Roverino celebrata la festa Aïd al-Adha. Nazzari: “Dove sono le norme igieniche?”

Il piazzale del cimitero di Roverino trasformato in una moschea a cielo aperto

Ventimiglia. E’ stata celebrata questa mattina, anche nella città di confine, la festa islamica del sacrificio “Aïd al-Adha” (letteralmente “festa dello sgozzamento”). Per la ricorrenza religiosa, l’associazione francese “Un geste pour tous”, si è recata a Ventimiglia per portare cibo ad alcune centinaia di migranti mussulmani che hanno preso parte alle celebrazioni.
Ma non tutti i ventimigliesi sono d’accordo con queste manifestazioni religiose di piazza. A dar loro voce è il consigliere di opposizione Roberto Nazzari, che innanzitutto chiede se siano state rispettate le norme igieniche legate all’uccisione dei capi di bestiame, che secondo il rito islamico devono essere sgozzate in modo che fuoriesca tutto il sangue prima di poter essere mangiate. “La legge è chiara”, dice Nazzari, “Ci sono luoghi autorizzati per questa pratica che deve avvenire solo ed esclusivamente al loro interno con metodologie ben specifiche. Siamo certi che siano state rispettate? Da dove provengono queste carni? Chi di dovere intervenga e faccia i dovuti controlli”.

“In queste sere e questa mattina nel piazzale davanti al cimitero, luogo di riposo e di culto per noi cristiani”, ha aggiunto Nazzari, “Si stanno svolgendo delle cerimonie religiose musulmane legate a questo rito. Si vorrebbe capire se tali rituali devono essere autorizzati e soprattutto, visto che sono muniti di casse, altoparlanti e quant’altro, chi fornisce loro la corrente elettrica? Voci di corridoio parlano che sia la protezione civile, quindi il Comune di Ventimiglia. Sindaco, lei ne è al corrente?”.

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