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Sanremo, finita l’era di geometri e ragionieri. Sotto i 600 iscritti, l’istituto Colombo rimane senza preside

L’ex preside Ausenda: “Inspiegabile, quest’anno non c’è stata richiesta per far partire la classe prima dei geometri”

Sanremo. Non manca molto all’inizio del nuovo anno scolastico e si rincorrono le proposte per migliorare il livello delle scuole italiane, per metterle al passo con i tempi. L’ultima è arrivata dal ministro della pubblica istruzione Valeria Fedeli, che vuole sperimentare una scuola superiore di 4 anni invece che con i classici 5.

L’ultima riforma, in ordine di tempo, aveva trasformato gli istituti tecnici in “CAT”, Costruzione Ambiente Territorio. Strategia che però non ha pagato, in particolare all’istituto Colombo di Sanremo, che da quest’anno scende sotto i 600 iscritti e quindi perde preside e direttore amministrativo di ruolo.

Il calo degli iscritti ai geometri e ragionieri ha destato curiosità tra i professori, che lo ritengono un fatto importante e notevole per un istituto come il Colombo, da sempre bacino importante di studenti e che quest’anno per la prima volta perde “l’autonomia”, cioè rimane senza un proprio preside, che sarà sostituito da un reggente.

Questa situazione conclama la crisi del settore dei tecnici, come spiega il nuovo preside del liceo Cassini Sergio Ausenda, che ha sostituito da pochi giorni la professoressa Minori, trasferita a Milano e che è stato in questi ultimi 5 anni alla guida del Colombo: “Purtroppo è una situazione che stiamo monitorando da parecchi anni anche a livello provinciale e non si capisce per quale motivo ci sia questo calo degli studenti. In fin dei conti il diploma conseguito presso un istituto tecnico è uno dei pochi che permetterebbe l’accesso all’albo, quindi all’inserimento nel mondo del lavoro, senza passare per la laurea. Con il nuovo ordinamento, da circa già due anni, sono stati istituiti i “CAT”, costruzione ambiente territorio, il cui diploma, sommato ai 18 mesi di praticantato, permette di accedere all’esame di Stato.”

“Sembra inspiegabile”, continua il preside. “Abbiamo avuto anche un contatto con il collegio dei geometri, intervenuti nella fase di orientamento, ma non è servito. Sembra che la zona sia restia all’iscrizione ai tecnici, siano essi geometri o ragionieri. I ragazzi si orientano maggiormente verso il liceo.”

“Quest’anno siamo arrivati al punto che non c’è stata la richiesta sufficiente per far partire una prima dei geometri e così siamo scesi sotto la soglia dei 600 alunni. Ed è un peccato per questa scuola importante e con una lunga tradizione, capace di fornire un quadro di lavoratori inseriti nelle piccole aziende del territorio. Le figure dei ragionieri e dei geometri sono necessarie ancora oggi nel tessuto lavorativo”, conclude il nuovo preside del Cassini.

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