Il caso

Sanremo, evade due volte in 10 giorni dai domiciliari e finisce dentro: padre e figlio pusher si ritrovano in carcere

Entrambi sono stati condannati nel 2012 a più di 5 anni di reclusione per spaccio di droga

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Imperia.  Se non è un record poco ci manca. Per ben due volte nel giro di pochi giorni per evasione dagli arresti domiciliari. A finire nei guai è stato un trentenne albanese residente a Sanremo.

Il giudice del tribunale di Imperia Caterina Lungaro lo ha condannato a un anno, un mese e dieci giorni di reclusione.

I fatti si svolgono sempre nella città dei fiori, in centro. Il primo episodio risale al 20 agosto, quando il soggetto, pregiudicato per spaccio di droga, al posto di trovarsi a casa era stato pizzicato bere in un bar dai carabinieri. Assolto per quella vicenda (il suo avvocato è Luca Ritzu) il 30 agosto veniva di nuovo fermato dai militari dell’Arma mentre transitava in via XX Settembre a bordo di un’auto.

Questa volta, per l’albanese, si sono aperte le porte del carcere di Valle Armea a Sanremo dove, tra l’altro, è rinchiuso anche il padre, condannato insieme al figlio nel 2012 a più di 5 anni di reclusione per spaccio di sostanze stupefacenti.

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