Imperia, parte il processo per le false autopsie alla ASL 1: dieci imputati alla sbarra

18 settembre 2017 | 14:50
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Imperia, parte il processo per le false autopsie alla ASL 1: dieci imputati alla sbarra

Complessivamente i certificati che i medici avrebbero firmato senza effettuare visite necroscopiche sono 139

Imperia. E’ iniziato oggi, di fronte al giudice per le udienze preliminari Paolo Luppi, il processo che si basa sulla vicenda delle autopsie all’Asl 1 dell’Imperiese. Il fascicolo è in mano ai pm Grazia Pradella e Marco Zocco e sul banco degli imputati ci sono dieci persone, tra medici e impiegati dell’azienda sanitaria locale, ma anche titolari di agenzie funebri.

Complessivamente i certificati che i medici avrebbero firmato senza effettuare visite necroscopiche sono 139. E’ l’esito dell’indagine della guardia di finanza avviata nel giugno 2016 al servizio di Medicina legale alla stessa camera mortuaria e in numerose agenzie di onoranze funebri. In sostanza la finanza aveva scoperto che venivano emessi certificati di morte che attestavano l’esame della salma anche se, nel momento del rilascio, il medico legale si trovava in altro luogo. Gli imputati sono: Orlando Mandica (infermiere), accusato di esercizio abusivo della professione di addetto alla camera mortuaria, per il quale è stata chiesta la messa in prova; il medico legale Francesco Traditi, accusato di falso in atto pubblico, per il quale il suo legale ha chiesto un patteggiamento a un anno e mezzo di reclusione; Stefania Stella (dipendente amministrativa), accusata di falso in atto pubblico che ha chiesto un patteggiamento a 5 mesi di reclusione.

Ci sono poi i medici legali Claude Orengo Maglione, Sandra Maria Motrini Gherardi,  Giuseppe Garo e Alessandro Zaccheo, tutti accusati di falso in atto pubblico, che andranno avanti nell’eventuale dibattimento. Stesso discorso vale per Francesco Esposito e Leonardo Rosato (addetti alla camera mortuaria), accusati di concorso in falso e Liliana Allaria (titolare di una ditta di pompe funebri), accusato di concorso in falso in atto pubblico. Sul baco degli imputati anche il medico legale Simona Del Vecchio, accusato sia di falso in atto pubblico che di peculato.