Il processo

“Gli abusi sono iniziati quando eravamo bambine”: la testimonianza di due sorelle sanremesi che accusano il padre di violenza sessuale

L’incubo che le ragazze avrebbero vissuto è venuto alla luce quando la maggiore delle due – nel 2013 - ha preso coraggio e ha deciso di raccontare tutto alla polizia

Tribunale giustizia

Imperia. Secondo la testimonianza resa in aula dalle figlie, gli abusi sarebbero iniziati quando entrambe avevano meno di dieci anni. E in un occasione avrebbe partecipato anche uno zio. E’ andato in scena oggi in tribunale, di fronte al collegio giudicante (Aschero, Russo e Trevia), il processo – a porte chiuse – per violenza sessuale a carico di marito e moglie, entrambi residenti a Sanremo. I fatti che hanno portato al dibattimento fanno riferimento una squallida storia di abusi tra le mura domestiche, iniziati 25 anni fa, con nella parte delle vittime le due figlie, ora maggiorenni.

L’incubo che le ragazze avrebbero vissuto è venuto alla luce quando la maggiore delle due – nel 2013 – ha preso coraggio e ha deciso di raccontare tutto alla polizia. Dopo che gli avvenimenti riferiti sono passati al vaglio dell’Ufficio Minori del Commissariato di Sanremo, il sostituto procuratore Alessandro Bogliolo ha deciso di rinviare a giudizio la coppia. Le due figlie intanto si erano già trasferite all’estero, dove hanno iniziato una nuova vita, cercando di dimenticare quei momenti orribili che accadevano quando il padre-orco rimaneva in casa da solo con loro. Lui ( difeso dall’avvocato Elena Pezzetta ) è accusato di violenza sessuale su minori, aggravata dal vicolo della parentela; la madre (difesa da Elena Urso) di favoreggiamento. Secondo quanto riferito dalle figlie oggi, la maggiore avrebbe avuto rapporti completi con il padre, che non avrebbe comunque mai usato violenza o coercizione su di loro, sin dagli 11 anni. La secondogenita, invece, avrebbe subito sempre “solo” palpeggiamenti.

Le parti lese sono assistite dall’avvocato Bruno Di Giovanni. Il processo, dal momento che l’accusa si basa quasi esclusivamente sulle dichiarazioni delle figlie, è sostanzialmente indiziario e visto che i fatti partono 25 anni fa c’è il rischio di prescrizione per parte di essi. Il processo è stato rinviato al prossimo 17 ottobre, per l’audizione di altri testimoni del Pm.

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