Circolare Minniti, Condò: “Il MSI -DN dice no, adesso basta!”

“Per risolvere la crisi abitativa bisogna espropriare le caserme inutilizzate, gli ex seminari ed ex conventi, ex stazioni ferroviarie ed ex ospedali prima che siano ceduti a privati”
Sanremo. “In rifermento alla nuova circolare Minniti, inoltrata ai Prefetti italiani circa gli “sgomberi” degli edifici privati e pubblici occupati illegalmente, l’invito che facciamo ai sindaci che ci leggono è quello di disattenderla.
Quest’ultima norma partorita dal governo dopo i disordini di Roma tra polizia ed immigrati, che resistevano ad uno sgombero da un edificio privato che da anni era occupato illegalmente, è una norma demenziale.
Nessuno potrà più essere “sgomberato” senza che per lui sia prevista una abitazione o soluzione abitativa alternativa.
In pratica è stata risolta la crisi degli alloggi e i rituali ritardi che le amministrazioni locali hanno nell’assegnazione degli alloggi: chi è senza casa potrà forzare la porta di qualsiasi alloggio (pubblico o privato), installarsi ed essere sicuro di non essere espulso fin tanto che non gli sarà garantito una situazione abitati alternativa certa.
Il governo ha così risposto alla crisi abitativa invitando ad occupare le case e gli edifici vuoti e,certamente, i movimenti per la casa, i centri pseudosociali e gli anarchici apriranno le danze di offensiva contro la proprietà privata (retaggio della cultura marxista e maoista cui è intrisa questa classe politica e culturale).
Domanda: ma questa “moratoria” sarà anche applicata nei confronti di coloro che, per difficoltà economica, si trovavano nel caso di sfratto di morosità nel pagamento del canone di affitto perché hanno dovuto scegliere fra il mangiare, pagare la luce e gas e acqua o pagare l’affitto di casa, avendo una busta paga minima da anni pure da anni essendo inoccupato?
L’invito che facciamo ai sindaci, per risolvere la crisi abitativa rispettando la norma Minniti, è di espropriare le caserme inutilizzate, gli ex seminari ed ex conventi (anche semivuoti), es stazioni ferroviarie ed ex ospedali prima che siano ceduti a privati per la creazione di residence o complessi alberghieri, i cui profitti andranno nelle tasche di coloro che gestiranno le società miste pubblico – private create ad hoc dalle segretarie dei partiti, ormai diventati vere e proprie aziende” – afferma il segretario provinciale di Msi, Alessandro Condò.