Quadro normativo

Precariato nella pubblica amministrazione, la lettera trasmessa alle amministrazioni comunali

Tratta il piano triennale, il fabbisogno di personale e la stabilizzazione del personale precario

bandiera cisl

Imperia. Il d.lgs. 75/2017 recentemente approvato dal governo disciplina un piano straordinario per il superamento del precariato nella pubblica amministrazione. Una misura d’obbligo, questa, voluta fortemente dalla CISL FP, alla luce dei numeri preoccupanti rilevati nell’ultimo Conto annuale della Ragioneria Generale dello Stato che fotografa oltre 57.000 lavoratori precari nelle Regioni e negli Enti Locali e 30.000 nella Sanità.

In riferimento al personale con contratto a tempo determinato l’art. 20 del decreto prevede che nel triennio 2018-2020, in coerenza con il piano triennale dei fabbisogni e ferma restando l’indicazione della relativa copertura finanziaria, le Amministrazioni Pubbliche possoano assumere a tempo indeterminato il personale non dirigenziale in possesso dei seguenti requisiti:

• successivamente alla data di entrata in vigore della legge n. 124 del 2015 essere in servizio con un contratto a tempo determinato presso l’amministrazione che procede all’assunzione;
• essere stato assunto con procedure concorsuali anche da altre amministrazioni;
• al 31 dicembre 2017 aver maturato alle dipendenze dell’amministrazione che procede all’assunzione almeno tre anni di servizio, anche non continuativi, negli ultimi otto anni.

Rispetto alla formulazione iniziale della norma, a seguito della nostra richiesta supportata dal parere reso dal Consiglio di Stato l’11 aprile 2017, anche al fine di favorire la mobilità tra le amministrazioni e un più razionale assorbimento del personale precario il requisito dell’assunzione è stato esteso anche alle ipotesi in cui tale procedura sia stata svolta presso amministrazione diversa da quella nella quale si presta servizio.

In questo modo è possibile assumere a tempo indeterminato personale precario che risulta già alle dipendenze di altre amministrazioni nel caso in cui, sulla base del piano triennale dei fabbisogni, risultino necessarie specifiche competenze e qualifiche professionali. La CISL FP ha da sempre seguito con particolare attenzione l’annosa problematica e oggi con l’invio di una propria comunicazione ha sollecitato tutte le Amministrazioni Pubbliche a tradurre in atti concreti le nuove norme, dando la possibilità alle numerose Lavoratrici e Lavoratori precari di trovare, dopo tanto tempo, un’occupazione stabile nella PA al servizio dei cittadini.

La lettera trasmessa alle amministrazioni comunali:

“Concerne: piano triennale fabbisogno di personale e stabilizzazione del personale precario

A TUTTE LE AMMINISTRAZIONI COMUNALI

c.a. Sig. Sindaco
Sig. Segretario Comunale
Sig. Dirigente dell’ Ufficio Personale

Ricordiamo che, in fase di redazione del piano triennale del fabbisogno del personale, sarebbe opportuno valutare positivamente le possibilità offerte dal D.lgs. 25 maggio 2017 n. 75 (Modifiche e integrazioni al decreto legislativo 30 marzo 2001, numero 165 e della legge 7 agosto 2015, n. 124 in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche) e attivare, quindi, le procedure di stabilizzazione in favore delle Colleghe e dei Colleghi che posseggono i requisiti previsti dal sunnominato decreto.

Ricordiamo, altresì, che ai sensi del comma 8, articolo 20, D.lgs. 25 maggio 2017 n. 75 – che riconosce alle Amministrazioni interessate la facoltà di proroga dei contratti nei limiti delle risorse disponibili – è possibile prorogare gli eventuali attuali contratti in essere a tempo determinato, per permettere di raggiungere i 36 mesi necessari all’assunzione a tempo indeterminato entro il 31 dicembre 2017.

Auspicando un’interpretazione positiva del quadro normativo che, ricordiamo, è volto al superamento del precariato e, quindi, a riconoscere ai lavoratori precari il giusto inquadramento nella PA, salutiamo cordialmente.

f.to Vincenzo Vassallo
CISL FP LIGURIA”.

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