Il retroscena

Inchiesta Tenda bis, dalle intercettazioni lo scandalo dei grandi appalti

Un caso che potrebbe sfociare in un incidente diplomatico tra i due paesi divisi e uniti proprio da questa grande opera

intercettazioni telefoniche

Tenda. Spuntano intercettazioni choc nell’inchiesta condotta dalla procura di Cuneo sulla maxi-frode alla società Colle di Tenda da parte dei dipendenti, degli operai di Fincosit e dei referenti dell’Anas. Interventi che venivano organizzati in maniera disinvolta nella speranza, decisamente remota, di non essere controllati. E alla fine ci ha pensato la guardia di finanza ad alzare il coperchio su uno degli scandali che ha interessato due regioni e due Paesi, Italia e Francia.

In quelle telefonate di fatto viene ricostruire in maniera precisa l’andamento del cantiere tra Limone e il Colle di Tenda da gennaio 2014 a febbraio 2017 mentre la stessa Ati, tutta italiana, sta scavando pure dal lato francese avendo vinto l’intero appalto con procedura ristretta da 176 milioni di euro.  “Ma che te ne frega? Chi ti viene a controllare?”, si sente in una conversazione choc tra due indagati.

 

Un’inchiesta-terremoto che continua a riservare interessanti sviluppi. Il tribunale del riesame di Torino ha respinto il ricorso degli avvocati della difesa, lasciando ai domiciliari tre dei diciassette indagati. Ma è il quadro della situazione che si sta delineando giorno dopo giorno grazie appunto alla mole di intercettazioni depositate come prove schiaccianti nei confronti degli imputati e che ora sono state acquisite dalla Francia, parte lesa nella vicenda. Un caso che potrebbe sfociare anche in un grave incidente diplomatico tra i due paesi divisi e uniti proprio dal colle di Tenda.

 

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