Sanremo, il frate tenore Alessandro apre i festeggiamenti patronali di San Siro





“Costruite ponti seminate speranza”, in centinaia per il concerto-testimonianza
Sanremo. Ieri sera in occasione della serata di avvio dei festeggiamenti patronali di San Siro, è stato accolto come una star frate Alessandro, primo religioso dell’ordine dei frati minori ad aver firmato un esclusivo contratto discografico con una delle principali etichette mondiali e adesso gira il mondo invitato in diversi eventi ecclesiali nazionali ed internazionali.
Oltre al canto, accompagnato alla chitarra dal maestro Paolo Crespi, ha raccontato la sua esperienza fornendo il proprio personale contributo sul tema della fraternità, cuore dei festeggiamenti.
Con queste parole ha aperto il concerto-testimonianza don Alvise Lanteri: “la serata vuole andare oltre i confini della parrocchia, per aprire alla cittadinanza offrendo loro un momento formativo su temi che non sono solo oggetto di riflessione dei cristiani. Costruite ponti seminate speranza, è un tema che deve interessate tutti in quanto uomini e donne responsabili che vogliono una società nuova più bella e vivibile.”
Lo sfondo di tutte le iniziative dei festeggiamenti patronali di quest’anno è tratto dal discorso di Papa Francesco ai giovani in occasione della Gmg di Cracovia: “…vorrebbero farci credere che chiuderci è il miglior modo di proteggerci da ciò che ci fa male. Oggi noi adulti abbiamo bisogno di voi giovani, per insegnarci a convivere nella diversità, nel dialogo, nel condividere la multiculturalità non come una minaccia ma come un’opportunità. (…) Abbiate il coraggio di insegnarci, abbiate il coraggio di insegnare a noi che è più facile costruire ponti che innalzare muri! (…) Potranno giudicarvi dei sognatori perché credete in una nuova umanità che non accetta l’odio tra i popoli, non vede i confini dei paesi come delle barriere e costruisce le proprie tradizioni senza egoismi e risentimenti. Non scoraggiatevi: col vostro sorriso e con le vostre braccia aperte voi predicate speranza e siete una benedizione per l’unica famiglia umana (…). È la Via della speranza e del futuro. Chi la percorre con generosità e con fede, dona speranza al futuro e all’umanità. Chi la percorre con generosità e con fede semina speranza. (..)”