Il processo

Luminarie “non regolari” a Ospedaletti e Sanremo, il pm chiede due condanne e un’assoluzione

L'accusa: "Illuminazioni decorative installate non a norma"

tribunale imperia

Imperia. E’ arrivato alle battute finali il processo a Imperia per l’appalto delle luminarie di Ospedaletti e Sanremo. Tre le persone finite sul banco degli imputati: Andrea Guagliata di Genova, Antonio Verdina di Camogli e Lucio Massimo Mariano, di Lecce. L’accusa ha chiesto una condanna a un anno e mezzo per i primi due e l’assoluzione per Mariano.

Una vicenda che risale al lontano 2011 e che aveva preso le mosse da un esposto presentato alla guardia di finanza da Roberto Torelli, titolare di un’impresa di illuminazioni decorative di Genova. La sua azienda aveva perso l’affidamento diretto e in procedura aperta andato a tre ditte concorrenti finite appunto sotto processo, la Verdina Luminarie che si erano aggiudicate il servizio per Sanremo e Guagliata per Ospedaletti e la Mariano.

“Quelle luminarie di Ospedaletti e Sanremo non erano state installate a regola d’arte e non a norma perché prive del marchio CE, ma anche le giunzioni elettriche fatte col nastro isolante sono vietate. Nel mirino in particolare i portalampade tipo E14”, aveva detto in aula Roberto Torelli durante un’udienza ricordando anche di aver presentato più esposti non solo in Liguria, ma anche in Toscana sempre dopo aver accertato delle irregolarità nelle installazioni delle decorazioni natalizie nelle due regioni. “Ho presentato questi esposti perché vorrei che le aziende non continuassero ad operare in questo modo”. Per la sentenza si dovrà attendere il prossimo autunno.

Non è la prima volta che l’appalto per le luminarie aveva fatto scattare un’indagine a ponente. Cinque dipendenti comunali matuziani erano finiti nel mirino della Corte dei Conti per l’appalto del 2006. La Procura regionale aveva quindi avviato un procedimento per un debito fuori bilancio di 18 mila euro che il Comune si era visto costretto a onorare, dopo una sentenza emessa dal Tar. Anche in questo caso a sollevare la vicenda era stata la ditta Torelli: aveva infatti presentato ricorso contro l’assegnazione dell’appalto, quell’anno a favore della Guagliata. Il Tar aveva dato ragione all’azienda battuta, anche e soprattutto sulla scorta di una perizia tecnica sulle luminarie, condannando quindi il Comune a versare il presunto mancato guadagno.

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