Anti terrorismo

I bacini di Oneglia e di Porto Maurizio “sorvegliati speciali” dalla polizia di frontiera

Solo quest'anno nei due scali sono arrivate 1500 imbarcazioni: controllati equipaggio e passeggeri per ragioni di sicurezza

giulia prette

Imperia. Solo quest’anno i controlli a Porto Maurizio sono stati 1500 per arrivi di yacht di piccole e medie dimensioni. Il dato emerge dall’ufficio stranieri della questura di Imperia diretto da Giulia Prette.

Un settore che si occupa appunto dei controlli di frontiera marittima per persone provenienti sia da Paesi Schengen che extra Schengen. Un’attività aumentata con i movimenti delle navi commerciali da turismo che attraccano sia a Oneglia che a Porto Maurizio. I controlli riguardano i passaporti e dei documenti dell’equipaggio a bordo, ma spesso vengono ispezionate anche le stesse imbarcazioni. “Anche per via della minaccia terroristica – dice il dirigente dell’ufficio straniere – è sempre bene tenere alta la vigilanza anche nei bacini imperiesi”.

Oltre ai servizi di specialità, la polizia di frontiera presso gli scali marittimi svolge infatti le attività di istituto di sicurezza e vigilanza anti-clandestini e di controllo del territorio nelle aree demaniali portuali. Un settore che dipende dalla Direzione centrale dell’immigrazione e della polizia delle frontiere del Ministero dell’Interno. Non è da confondere con il servizio delle motovedette della polizia di Stato, chiamate “Squadre Nautiche”, le quali sono direttamente dipendenti dagli Uffici prevenzione generale e soccorso pubblico della questura.

commenta