Rapporti di vicinato

Estorsione e minacce all’affittuario: alla sbarra coppia imperiese

Il prossimo 14 settembre il collegio ascolterà i testimoni della difesa

Aula tribunale

Imperia. E’ ripreso oggi, davanti al collegio presieduto dal giudice Donatella Aschero, il processo che vede al banco degli imputati Francesco Mazza, attualmente detenuto per reati commessi in passato, e la moglie Elena Timpau, accusati di aver commesso i reati di minacce ed estorsione nei confronti del proprietario dell’alloggio in cui la coppia viveva e della sua famiglia.
Questa mattina, nell’aula Trifuoggi del tribunale di Imperia, sono sfilati i testi del pm Francesca Sussarellu, che ha interrogato il consulente incaricato dalla Procura per l’acquisizione forense dei dispositivi mobili di proprietà di Mazza, i carabinieri intervenuti in vari casi della vicenda e il luogotenente della Guardia di Finanza incaricato di compiere accertamenti bancari sui conti intestati alla coppia di imputati.

La storia risale ad alcuni mesi fa quando B.C. aveva deciso di affittare un alloggio a Francesco Mazza e Elena Timpau alla periferia di Imperia, un appartamento vicino a quello in cui abita anche la figlia del proprietario. Una situazione delicata, che è più volte sfociata in litigi nei quali sono intervenuti anche i carabinieri di Imperia. “B.C. era molto agitato e ci ha raccontato l’accaduto”, ha dichiarato l’appuntato scelto G.B., “Aveva problemi per il mancato pagamento dell’affitto da parte del suo inquilino”. E non solo. “Ho consigliato al signore di non dare più soldi a Mazza”, ha aggiunto un maresciallo, “Ovviamente il mio era solo un consiglio personale, perché ognuno dei propri beni dispone come meglio crede. Ma visto che G.B. ci aveva detto di aver già consegnato a Mazza 4mila euro, gli ho consigliato di non elargire altri importi perché con ogni probabilità non li avrebbe mai riavuti”.

Gli accertamenti compiuti sui conti correnti postali della coppia hanno dimostrato un andamento regolare, con prelievi consistenti in diverse case da gioco sia a Monaco che a Sanremo. Sui conti, un saldo di pochi euro.
A verbale, nella denuncia sporta da B.C. nei confronti di Mazza, ci sono minacce pesanti: “Ha detto che senza altri soldi gli albanesi che avrebbero dovuto aprire una casa da gioco a Sanremo non sarebbero venuti. Allora gli avrebbe incendiato la casa”.

I carabinieri hanno inoltre sequestrato fogli A4 scritti a computer e a mano e poi affissi sulla pubblica via contenenti accuse infamanti nei confronti di G.B. “Quando ci hanno chiamato erano esasperati”, ha spiegato il maresciallo M.R., intervenuta in un caso in cui le due parti “stavano per mettersi le mani addosso”. Mazza, infatti, ha accusato G.B. di aver fatto avances sessuali alla moglie Elena Timpau.

Il prossimo 14 settembre il collegio ascolterà i testimoni della difesa. Mentre per la discussione e l’eventuale sentenza bisognerà attendere il 19 ottobre.

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