Chiarimenti dell’Amministrazione Comunale di Triora sulla problematica accoglienza migranti

L’amministrazione cercherà di fare tutto il possibile con modalità e forme istituzionali che spettano a chi amministra la cosa pubblica
Triora. In riferimento ai vari interventi del gruppo consiliare “Triora Viva” l’Amministrazione Comunale di Triora intende precisare quanto segue:
- Il Comune di Triora, con Decreto Sindacale di Giunta n. 41 del 18.4.2017, ha formalmente aderito allo “S.P.RA.R.” proposto dal Distretto Socio Sanitario n. 2 Sanremese, con conseguente applicazione della clausola di salvaguardia di cui alla direttiva ministeriale dell’11 ottobre 2016, con esenzione per l’Ente da ogni altra forma di accoglienza, tale scelta era finalizzata a contenere, tramite programmazione, l’impatto del fenomeno sociale dei “migrati” sul tessuto sociale cittadino, dando mandato al Direttore Sociale del Distretto Socio – Sanitario Sanremese n. 2, di avviare gli atti amministrativi per la redazione di un nuovo progetto di accoglienza SPRAR
- Come dichiarato negli ultimi due consigli comunali dal Sindaco si era a conoscenza da tempo dell’arrivo di un certo numero di migranti richiedenti asilo presso l’ex Hotel Colomba d’Oro senza tuttavia avere informazioni precise su tempi e numeri, non corrisponde a verità che il candidato Sindaco Lanteri, poi eletto, in campagna elettorale non abbia parlato della problematica, lo ha infatti fatto in più occasioni nei vari incontri con la popolazione;
- In data 21 luglio 2017, visti i ferventi preparativi per una prossima apertura all’interno del dismesso albergo Colomba d’Oro, in Triora, di un centro di accoglienza straordinario (CAS), il Sindaco ha inviato nota prot.n°1878 al Prefetto al fine di rappresentare le preoccupazioni dell’Amministrazione date dall’eventuale presenza di un numero consistente di migranti rispetto alla popolazione residente anche alla luce della nascita da parte di alcuni imprenditori della zona del Comitato “Pro-Triora ed il suo territorio” per la salvaguardia degli interessi del paese
- In data 25 luglio 2017 il Consiglio Comunale all’unanimità ha deliberato di rappresentare al Prefetto che l’Amministrazione Comunale, nonostante non intenda sottrarsi ai propri doveri di solidarietà ed accoglienza tuttavia Non può però non esigere che siano adottate soluzioni adeguate a tutela della popolazione residente e tali da consentire una corretta coabitazione e socializzazione ei soggetti accolti chiedendo un incontro di due rappresentanti della maggioranza, uno dell’opposizione ed il portavoce del comitato “Pro Triora” al fine di rappresentare al meglio la situazione e chiedere l’ applicazione della clausola di salvaguardia di cui alla direttiva ministeriale dell’11 ottobre 2016, con esenzione per l’Ente da ogni altra forma di accoglienza.”
- Il giorno successivo i consiglieri di maggioranza Mottura e Gramegna, il consigliere di opposizione Di Fazio e Luana Bertol, rappresentate del comitato, sono stati ricevuti dal Prefetto, la quale ha riferito che l’istanza del Comune di Triora non è assentibile in quanto l’adesione allo S.P.A.R. da parte del Comune stesso è stata attivata presso il Distretto Socio Sanitario n. 2 Sanremese ma lo stesso non ha ancor attivato e presentato il progetto di accoglienza, comunicando l’arrivo imminente di venti migranti e l’attivazione del CAS e la disponibilità del Prefetto stesso ad un nuovo incontro da tenersi nel mese di settembre per valutare lo stato di attuazione del CAS stesso e l’impatto con il paese ;
- Ieri 28 luglio sono arrivate 19 persone presso l’ex Hotel Colomba d’Oro;
Nelle varie dichiarazioni apparse su giornali e testate on line sono state riportate dalle varie persone intervenute, ed in particolar modo dai consiglieri di opposizioni notizie imprecise e/o non vere:
- il consigliere Nicosia dichiara che “Il Sindaco ha dichiarato di aver aderito allo SPRAR del Distretto Socio Sanitario 2 sanremese, documentato per corrispondenza, e confermato ulteriormente davanti al Consiglio Comunale ed alla popolazione presente, in risposta a domande specifiche. Lei Signor Sindaco ha accettato la mozione al voto anche lei d’accordo nel chiedere un incontro urgente con il Prefetto con l’obiettivo di ricordare questa adesione allo SPRAR e avvalersi della Clausola di Salvaguardia, e di conseguenza poter bloccare l’attivazione di un CAS. Lei ha delegato due suoi consiglieri di maggioranza, uno del nostro schieramento ed anche un rappresentante del comitato Pro Triora ed il suo territorio. Ha dato loro l’incarico di andare davanti al Prefetto per affrontare una discussione che lei sapeva fin dall’inizio come sarebbe terminata, con una magra figura. Ecco perché forse ha preferito non andarci personalmente, un atto che era atteso, dovuto e che sarebbe stato apprezzato anche dalla popolazione. Una magra figura perché il comune non ha mai attivato un progetto SPRAR”
“La lettera di adesione all’inesistente SPRAR del distretto sociale sanremese, altro non è che una manifestazione d’interesse. – denuncia l’esponente della minoranza – Nessun progetto reale è mai stato attivato. Un escamotage creato per quei comuni che volevano utilizzare l’adesione per non avere ulteriori forme di accoglienza. Avrebbe potuto formulare autonomamente o aderire a SPRAR vicini già attivi e regolarmente operanti. Così avrebbe potuto aiutare concretamente il giusto numero di sventurati, ma lei ha scelto un progetto inesistente. In questo modo ha soltanto fatto fare una pessima figura al Comune che rappresenta, coinvolgendo in questo teatrino i consiglieri comunali, non solo della minoranza ma anche i suoi di maggioranza. Un atteggiamento che ritengono ingiustificabile”.
Si sottolinea che il Comune di Triora come ampiamente detto sopra ha aderito allo SPRAR e che non ha alcuna responsabilità circa la mancata prosecuzione dello stesso (il Distretto Socio Sanitario 2 Sanremese ha avviato le pratiche che sono sospese per alcune problematiche ), ed inoltre si rimarca che negli anni scorsi il Comune non ha aderito allo S.P.RA.R. perchè non aveva strutture da mettere a disposizione, le uniche libere sarebbero state quelle ai piani superiori degli uffici comunali, che però sono in corso di ristrutturazione, e per non pregiudicare un importante finanziamento regionale non si potevano mettere a disposizione.
Quando la proprietà dell’ex Albergo Colomba d’Oro ha deciso di mettere a disposizione della Prefettura la struttura di proprietà, nessuno degli attuali amministratori si è prestato a favorire questa operazione e non c’era alcuna possibilità di attivare uno SPRAR in quanto in quel periodo non c’era alcuna “finestra attiva” per l’apertura dello stesso, l’unica strada possibile era stata quella di dare l’adesione del Comune allo SPRAR del Distretto socio Sanitario 2 Sanremese ed inoltre l’unica soluzione era uno SPRAR in convenzione;
- l’Amministrazione ha chiesto al Distretto la definizione della pratica di adesione allo S.P.A.R. al fine di poter applicare la clausola della salvaguardia, ed ha richiesto altresì di conoscere con urgenza i tempi di attivazione dello stesso, e comunque su tempistiche e crono programmi certi per l’attivazione del progetto, il Distrtto si è dimostrato si è disponibile e collaborativo;
- Il Sindaco non ha partecipato personalmente all’incontro con il Prefetto come da comuni accordi intrapresi con il gruppo di maggioranza comunicando pubblicamente il nominativo dei consiglieri che avevano dato la disponibilità a partecipare all’incontro in consiglio comunale;
L’amministrazione cercherà di fare tutto il possibile con modalità e forme istituzionali che spettano a chi amministra la cosa pubblica per garantire quanto detto in occasione dell’ultimo consiglio comunale del 25 luglio, certo è che se il Governo centrale e l’Europa intera non adotteranno opportune soluzioni di politica internazionale la situazione continuerà ad essere critica.