Stringere i tempi

Cercasi un salvagente per l’Università di Imperia coinvolgendo le istituzioni e i privati

Il polo di via Nizza è a rischio, ma per tenerlo in vita ci sono anche interessanti progetti di rilancio

universita imperia

Imperia. Salvare l’Università di Imperia fortemente voluta a suo tempo dalle istituzioni. Come? Coinvolgendo le stesse istituzioni che però faticano a sostenere gli impegni: trovare soldi in cassa da investire non è facile. Il miracolo potrebbe essere quello che a sostenere le spese fosse un privato, ma la ricerca è difficile.

A Imperia è arrivato il professor Riccardo Ferrante, ordinario di Storia del diritto medievale e moderno, “emissario” del rettore dell’Ateneo. I tempi per salvare un pezzo di storia della città stringono e occorre fare in fretta. Il rischio concreto è quello che e facoltà del polo imperiese di via Nizza possano migrare a Savona. In questo modo verrebbe vanificato ogni sforzo compiuto 25 anni fa cioè da primo anno accademico datato 1992/93. Breve flashback: a partire dal 1996 l’Università ha stipulato una convenzione con la Spu, ovvero la Società di Promozione per l’Università S.p.A., composta dall’Amministrazione Provinciale di Imperia come socio di maggioranza e da 13 Comuni del litorale da Ventimiglia a Cervo, per disciplinare la gestione delle attività universitarie presso il Polo Imperiese. Ma le quote per tenere in vita la società sono difficili da reperire.

Servono dunque impegni e iniziative concrete di rilancio e del suo mantenimento. La Spu, ora è presieduta da Massimiliano Ambesi, pronto però a lasciare il testimone, non facile, ad un’altra figura di spicco. Si parla di Lucio Carli, ma anche di Vittorio Coletti. Quando alle proposte economiche per tenere in vita il polo è bene precisare che non e sono arrivate. Enti pubblici ed enti privati fanno già fatica a far quadrare i loro conti.

I progetti di rilancio del polo, tuttavia, ci sono e sono interessanti. C’e’ ad esempio una trattativa col Comune di Sanremo per proporre, a partire dal prossimo anno accademico, un master post universitario in materia. Si pensa come sede del corso Villa Ormond. Ma avanza anche la proposta di coinvolgere i Giardini Hanbury di Ventimiglia, patrimonio e tesoro botanico della provincia. Così come di un potenziamento del corso di Giurisprudenza.

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