Ad osservare la vita sulle spiagge si possono trarre molti spunti. Infanzia che con braccioli si abbandona alla risacca, adolescenti che curano il look, giovani dediti alla scelta delle creme consone ai raggi uva, persone adulte a dialogare parlando in contemporanea e la mezza età a nascondere sensazioni sotto un cappello di paglia, occhialini scuri, sdraio e giornale.
Quattro generazioni in un fazzoletto di arena e sassi. Uno spaccato che si rifà ai propri tempi, ritenuti sempre i migliori. Relax da andamento lento tra sintomi di acciacchi e tartarughe da addominali. L’estate sta aprendo il suo sipario e gli attori in scena ormai recitano perfettamente il canovaccio della commedia dell’arte: “in questo entra, in questo esce”. Importante è vivere questo breve spazio con gioia e serenità, tra orizzonte e spiaggia grigio-argentea che calamita la terra al cielo, dove tutti finalmente abbiamo il medesimo orizzonte.
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