La replica

I “dissidenti” del Club Tenco non ci stanno, Ersilia Ferrante contro le ammonizioni ai soci #videointervista

Polemiche sul nuovo regolamento dell'associazione: "fatto apposta per vietare il dissenso"

Sanremo. Una querelle sempre più accesa quella che si sta consumando all’interno del Club Tenco, associazione culturale che dal 1974 organizza l’importante “Premio” della canzone d’autore intitolato a Luigi Tenco, che ne è stato indimenticabile e straordinario esponente.
La disputa è diventata una faida quando sabato scorso 50 soci, un terzo circa degli iscritti, ha chiesto le dimissioni del direttivo, oggi presieduto da Nino Imperatore e che vede come nuovo direttore artistico Sergio Secondiano Sacchi.

L’avvocato Ersilia Ferrante, che ha scelto la redazione di Riviera24.it per intervenire pubblicamente dopo essere stata tirata in ballo negli ultimi giorni, era stata incaricata di portare in assemblea la “mozione di sfiducia”. Discussa e respinta dalla maggioranza dei soci. Ma apriti cielo.

«Come mai sentite il bisogno di ritornare su questa vicenda?»
“Perché non è affatto conclusa, il travaglio interno al direttivo ha portato alle dimissioni prima di Enrico De Angelis, precedente direttore artistico per oltre vent’anni, alle mie e di Annino La Posta, a seguito di una lunghissima assemblea del febbraio scorso. Chiedevamo maggiore chiarezza su alcuni elementi essenziali per la vita del Club, ma non c’è stata. Così abbiamo presentato un documento per sfiduciare il direttivo in carica. Anche se lo scopo era chiaramente dimostrativo, visto che seppur numerosi rimaniamo una minoranza.

Ha scatenato una reazione spropositata nella sua pesantezza il fatto che vi sia stato un comunicato stampa uscito alla fine dell’assemblea (e che non precedeva il mio intervento). Così sono partiti una serie di provvedimenti antidemocratici e incongruenti con le finalità dell’associazione culturale”.

«La polemica sulle qualità dell’attuale direttivo forse nasconde altre motivazioni, le valutazioni sono sempre soggettive e la maggioranza ha diritto di esprimersi. Cos’è che ha scatenato veramente questa faida interna?»
“La qualità delle ultime edizione non è in contestazione. Un problema è il rapporto con i soggetti terzi. Come la società che ha collaborato alla realizzazione della terza serata dell’ultima edizione. Fa piacere far parte di un progetto che si chiama Sanremo città della musica, ma il Club deve mantenere le proprie peculiarità, non dobbiamo metterci a pari merito o al servizio del Festival di Sanremo”.

«Ci sono speranze di ricucire?»
“Dopo quanto accaduto sabato scorso è molto difficile. Nell’ambito dell’assemblea è stata votata una modifica al regolamento vigente in base al quale il socio che esprime apprezzamenti negativi verso il Club viene ammonito dal consiglio direttivo e rischia l’espulsione. E guarda caso appena approvato noi siamo stati i primi ammoniti.
Alcuni dei firmatari, che aumentano sempre più, hanno rassegnato le proprie dimissioni perché non voglio sottostare a questo pesante atteggiamento. Poi attenzione, il nostro dissenso non è solo legato alla corrente dei “veronesi” ma è diffuso anche con soci di tutta Italia, anche di Sanremo”.

«Quindi quello di oggi è un addio?»
“Al momento rimango iscritta al Club Tenco, mi piacerebbe cogliere un gesto di speranza, anche se è una speranza piccola piccola”.

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