L'udienza

Imperia, “Non volevo rubare la bici, solo fare pipì”. Ancora un rinvio nel processo al pluripregiudicato Anis Chaktami

E' l’ultima delle vicende di un tunisino 36enne già condannato a 8 anni e mezzo per tentato omicidio, stalking, danneggiamento, ricettazione e maltrattamenti in famiglia

Giustizia generica

Imperia. Dopo l’ennesimo cambio di avvocato – allo scopo di ritardare il procedimento – parte il processo a carico di un tunisino 36enne. Imputato di furto è il pluripregiudicato Anis Chaktami, ora detenuto nel carcere di massima sicurezza. Parte e viene subito rinviato perché Anis ha rifiutato il rito alternativo. Quindi il pm Monica Vercesi ha chiesto che vengano ascoltati gli agenti che hanno proceduto all’arresto, quindi l’esame della parte offesa. La difesa ha chiesto invece il controesame dell’imputato e si è riservata l acquisizione dei filmati delle telecamere a circuito chiuso della zona. Il processo è stato quindi rinviato al 17 maggio.

Quella oggi in tribunale è l’ultima delle vicende di un tunisino 36enne già condannato a otto anni e mezzo di carcere per tentato omicidio, stalking, danneggiamento, ricettazione e maltrattamenti in famiglia.
Uscito di galera, il tunisino che non risulta in possesso di alcun documento di identità, avrebbe tentato di rubare una bicicletta del valore di 3mila euro a O.L.+
A vederlo maneggiare con la bici, custodita in un garage semi-aperto di corso Marconi a Sanremo, è stato lo steso proprietario che, per sventare il furto ha inizialmente lanciato delle bottiglie contro Anis Chaktami per poi iniziare ad inseguirlo. Nel frattempo l’uomo ha chiamato il 113.
A fermare il tunisino sono stati gli agenti della polizia anticrimine di Genova, ora in forze al commissariato di Sanremo.

Comparso davanti al giudice Anna Bonsignorio, Chaktami si era difeso così: “Non volevo rubare la bici. E’ stato un malinteso. Mi sono avvicinato al garage per urinare e non per rubare. Poi sono scappato inseguito da quell’uomo che mi ha anche lanciato una bottiglia addosso. Se non mi credete, guardate le immagini delle telecamere del tiro a volo”.

Il precedente

Al culmine di una lite con la sua ex convivente – una 40enne italiana che ora risiede nel Savonese – era spuntato un coltello da cucina. L’accusa aveva sostenuto che la donna venne ferita ad una coscia. Chaktami, quel giorno, era poi scappato in sella a uno scooter. Il nordafricano era stato in seguito intercettato dai carabinieri di Villanova d’Albenga.

I militari lo avevano bloccato ad un posto di blocco mentre era inseguito dalle «gazzelle» del Nucleo Radiomobile di Imperia.
L’episodio era accaduto una domenica pomeriggio a Ranzo, paesino in valle Arroscia. Anis Chaktami, ora in carcere a Genova, abitava in un appartamento del paese alla convivente. La donna era riuscita a scappare e a rifugiarsi da un’amica, che abita poco lontano. Chaktami, dopo avere rotto i finestrini dell’auto della donna ed essersi impossessato della sua borsa, con i documenti e il telefono cellulare, era fuggito con lo scooter della donna.

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