In scena

Grande successo per “Stupido” il musical degli studenti del “Marconi” di Imperia

Nello spettacolo è stato affrontato il tema della violenza familiare. Era presente alla serata l'autore del testo Andrea Cotti

Diano Castello. E’ andato in scena sabato 27 maggio, presso il teatro della Concordia di Diano Castello, l’esito finale del laboratorio teatrale dell’I.I.S. “G. Marconi” di Imperia. Lo spettacolo dal titolo “Stupido” è liberamente ispirato all’omonimo romanzo per ragazzi, del 2001, di Andrea Cotti Il testo narra la storia di Tiziano, un diciassettenne ribelle, che ai banchi di scuola preferisce le rapine, la palestra e ogni sorta di piccolo espediente pur di placare il livore interiore che lo tormenta.

La vita di Tiziano è segnata, infatti, dalle violenze che il padre alcolizzato infligge alla madre e alla sorellina, alle quali assiste con frequenza. La rabbia del ragazzo nasce proprio da questi episodi ai quali cerca di reagire. Un tema difficile, delicato e di scottante attualità (i casi di violenza domestica subiti dalle donne sono in continuo aumento, come si evince anche dagli ultimi fatti di cronaca) quello affrontato nello spettacolo, che ha visto coinvolti circa quindici studenti dell’istituto che insieme alle professoresse, responsabili del progetto, hanno recitato, curato le scene, le luci e i costumi. Tra il pubblico c’era anche uno spettatore davvero d’eccezione: l’autore del libro da cui è stato tratto il copione della messa in scena, Andrea Cotti.

Lo scrittore bolognese (vincitore del premio “Italo Alighiero Chiusano” e premio biennale “Iceberg” per giovani artisti, nella sezione poesia) che è anche sceneggiatore per la televisione (“L’Ispettore Coliandro” Rai 2, “Squadra Antimafia”, “Ris Roma”, prodotti da Taodue per Canale 5, Task Force 45 prodotta da Raoul Bova), si è emozionato e si è complimentato davvero tanto con i ragazzi e con le insegnanti per l’impegno e la passione che hanno messo nel realizzare il progetto. Cotti ha narrato di adolescenti allo sbando anche in un altro libro “Un gioco da ragazze” da cui è stato tratto l’omonimo film, del 2008.

“Da Stupido a Un gioco da ragazze sono passati quasi 10 anni -afferma l’autore Cotti- e i giovani non è che siano cambiati da allora e nemmeno credo siano aumentati i casi di violenza e di femminicidio, quello che adesso è cambiato è la molta più attenzione che si ha nei confronti di questi fenomeni, cercando di fare qualcosa, ma quello che non cambia è la natura delle persone, la violenza fra gli uomini e la violenza contro le donne e lo spaesamento degli adolescenti è qualcosa che è sempre esistito- continua ancora l’autore- “cambia solo l’involucro nel trasportare certi episodi, ci sono gli smartphone, i tablet, c’è internet, ma la sostanza di questi fenomeni di paura di spaesamento è la stessa”.

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