Il caso

Migranti a Diano Serreta? Gli abitanti all’unisono: “Aiutiamoli a casa loro” fotogallery

La canonica della chiesa di Sant'Anna dovrebbe ospitare i profughi

Diano Marina. “I migranti sono una risorsa? Ma per chi?”, “Aiutiamoli veramente a casa loro”, “Continua il business della tratta degli schiavi”, “Ti che ti ghe ti voei cuscì ben, pitteli ti!”. Cartelli appoggiati al muro dell’ex asilo di Diano Serreta, alture di Diano Marina danno il benvenuto alla riunione convocata la settimana scorsa. Dentro l’ex scuola, oggi sede degli alpini, gli abitanti con il sindaco Chiappori, con il vice Garibaldi e con il resto dell’amministrazione presidente del consiglio Pelazza compreso. E c’era anche don Luca, parroco di Sant’Anna colui che ha messo a disposizione la canonica. La discussione si è animata comunque già all’esterno, nel cortile della sede degli alpini. “Li vogliamo i migranti?” si sono domandati gli abitanti della frazione che si affaccia sul golfo di Diano Marina.
“Un conto se arriva una famiglia, ma un gruppo di ragazzi che gira tutto il giorno in paese con le mani in tasca a fare nulla proprio no”, ha tuonato una donna che a Serreta ha una seconda casa.
Ecco la risposta che è arrivata diretta anche alle orecchie del sindaco Chiappori che ha voluto sentire il parere dei suoi concittadini dopo un braccio di ferro tra Prefettura, Diocesi e Comune. “Parlate liberamente i giornalisti restano fuori perché questa è una riunione che ho convocato io”. E Chiappori è arrivata in paese con due bottiglie in mano: una di vino e una di spumante. “Qui la gente chiede rispetto ed è giusto rispettarla. Vino buono e si arriva al dunque”, ha detto il primo cittadino.

“Se la canonica è disponibile prima diamo spazio agli italiani che hanno bisogno di un tetto dove stare”, hanno risposto al sindaco. “Ospitiamo dieci persone ok ma vorrei capire se da dieci poi si passa a trenta-quaranta. E i tempi chi li conosce? Questo è un paese accogliente ma non possiamo tenerli per sempre nel nostro territorio”, si è posto alcune domande Giampaolo Roggero, barista di Diano Marina, ma che abita a Serreta.

Tutto nasce da una richiesta che la Prefettura ha avanzato alla Diocesi e l’ente Diocesi alla parrocchia di Sant’Anna. Il vescovo Guglielmo Borghetti è stato categorico: “Se gli abitanti di Serreta non vorranno i migranti non li vedranno”. Ora spetta alla Prefettura prendere una decisione che tenga conto anche del rifiuto dei residenti di questa piccola borgata.

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