La provincia di Imperia sommersa dalle 7 mila lettere scritte a mano dal contadino Valter Isnardi per proporre i suoi prodotti

‘Contadino scarpa grossa ma cervello fino’
Provincia di Imperia. “Ciao, scusa se ti rompo le scatole”. Esordisce così la presentazione del vinaiolo albese (zona Roero) Valter Isnardi che, in barba alla tecnologia, per fare marketing e spingere all’acquisto dei prodotti della sua terra, a corredo di un assaggio ha inviato per posta ben 7 mila lettere scritte di pugno, spedentole a pioggia anche nella nostra provincia che lo sta premiando con migliaia di acquirenti. Controcorrente rispetto a questo nostro tempo 2.0, a Riviera24 il signor Valter confessa che secondo lui “del computer siamo tutti stufi …meglio tornare alla maniere vecchie che è più bello. Così mi sono armato di carta, penna, buste, francobolli e ho iniziato a sfogliare le guide telefoniche cercando di intuire le famiglie che avrebbero potuto essere interessate a ciò che produco“. Isnardi, in verità, è sempre presente in tutte le fiere e in quelle occasioni gli assaggi sono cosa normale.
Oltre 3 mila le buste spedite a gennaio per proporre le sue ‘spettacolari’ noci mentre altrettante missive, con un testo dettagliato con numero offerta, quantità colli e prezzo (spiegando anche le opzioni omaggio) le ha mandate con il corriere (c’erano da consegnare le bottiglie assaggio) proprio in questo periodo proponendo il suo vino Nebbiolo che lui stesso definisce “buono da paura, super così come l’etichetta“.
Una strategia insolita per spingere un’azienda, refrattaria alla tecnologia, ma non si pensi che la motivazione sia l’età avanzata del titolare non avvezzo perché, invece, Valter ha solo 41 anni. La sua scelta in ogni caso sembra vincente, forse anche perché ispira fiducia: una lettera scritta a mano, e non su uno sterile foglio word, ha il sapore di un tempo, quello di quando un patto sigillato con una stretta di mano era questione di dignità e rispetto. Il suo stampatello, semplice ma convincente ed efficace, assume dunque un significato preciso perché è come metterci la faccia, è quasi come dire ‘fidati’.
Unico strappo a questo controcanto del signor Valter è la possibilità di contattarlo per whatsapp o per mail dopo aver, perché no, sbirciato sulla pagina Azienda agricola brunomaycol aperta su Facebook. Non c’è che dire, Valter Isnardi incarna senza dubbio il vecchio detto ‘contadino scarpa grossa ma cervello fino’.