Guerra di perizie

Paziente perde testicolo dopo operazione, processo da rifare per urologo dell’ospedale di Sanremo

In primo grado, il medico, era stato condannato a sei mesi con la condizionale

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Genova. Colpo di scena in Corte di Appello. I giudici della II Sezione hanno deciso che è da rifare il processo per lesioni colpose a carico di un urologo in servizio presso l’ospedale “Borea” di Sanremo. Il medico era stato condannato a sei mesi con la condizionale, dal Tribunale di Imperia, sulla base della consulenza medica della pubblica accusa, offerta dal Dott. Luca Tajana.

Di tale consulenza, il difensore dell’imputato, l’avvocato Giovanni Beverini aveva eccepito l’inutilizzabilità per motivi formali, dal momento che, secondo la difesa, il Pm Barbara Bresci, aveva omesso di richiedere espressamente, in sede di richieste di prova, la consulenza tecnica e, nella lista dei testimoni e consulenti tecnici, non aveva espressamente indicato il Dott. Tajana quale consulente di parte.

Sempre l’avvocato Beverini, inoltre, aveva rilevato l’inidoneità di tale consulenza di parte a fondare un giudizio di colpevolezza dell’imputato, considerato, sempre secondo la difesa, l’insanabile contrasto delle sue conclusioni cle consulenze mediche di parte offerte dalla difesa (Dott. Antonio Casarico e Dott.ssa Chiara Dentone).

La Corte di Appello sembra aver dunque accolto le tesi del legale dell’urologo, disponendo oggi una nuova perizia super partes che, di fatto, riapre la vicenda processuale. Nello specifico, all’imputato, viene contestato di avere inutilmente – per un errore di diagnosi – e con imperizia, praticato un intervento all’apparato genitale (un epidididectomia) con conseguente necrosi del testicolo del paziente e necessità di amputazione dello stesso. I fatti si svolgono nel 2008. Il Tribunale di Imperia riconosciuto colpevole e condannato a sei mesi di reclusione con la condizionale, nel maggio 2016. Il processo ripartirà dal secondo grado di giudizio.

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