Sanremo. In vista dell’atteso derby di domenica tra Imperia ed Albenga, il gemellaggio tra le tifoserie di Albenga e Sanremese è motivo di preoccupazione per l’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive. Tanto che sono state emanate restrizioni per i tifosi ospiti. Biglietti nominali acquistabili solo nella città di Albenga entro le 19 di sabato. Non sarà dunque permesso ai tifosi sanremesi, per motivi di ordine pubblico, essere presenti sugli spalti per sostenere la tifoseria gemella.
L’ennesima restrizione non piace ai tifosi della Sanremese, che si sentono presi di mira.
Uno dei vertici della tifoseria biancoazzurra, Cesare Beltrami è rammaricato. “È assurdo che esistano questi divieti. Non si può vietare a dei cittadini di assistere ad una partita di calcio! Sono contrario a tutte queste restrizioni, uccidono il tifo, che è il bello del calcio.” “Tifare –continua Beltrami- è un momento di aggregazione, in cui la gente si diverte, passa del tempo insieme e sostiene la propria squadra. Tifare è essere amici, e noi sanremesi domenica vorremmo essere liberi di sostenere i nostri amici di Albenga. Niente divieti per nessuno -prosegue – vorrei essere libero di poter stare a fianco agli albenganesi.”
Insomma ai tifosi sanremesi non va proprio giù questo divieto. Divieto che non può non sollevare qualche perplessità: i tifosi della Sanremese, dunque amici dell’Albenga e “nemici” dell’Imperia, sono residenti a Sanremo? Molti, se non la maggior parte di loro, ha la residenza in vari paesi della provincia. E allora questo divieto è davvero utile al fine di arginare eventuali episodi di violenza? Secondo Beltrami sarebbe stato sufficiente dividere le tifoserie allo stadio in settori opposti e garantire l’ordine grazie alle forze di polizia che sono comunque sempre presenti.
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