Sospetti & veleni

Diano Marina, l’appello della guardia ambientale: “Che la Procura indaghi su chi mi ha costretto a scrivere lettere anonime”

L'uomo racconta di tre lettere che è stato costretto a scrivere su pressione di due persone

GUARDIA AMBIENTALE

Diano Marina. “Che la magistratura indaghi sui due soggetti in questione”. E’ l’auspicio di D.F., l’ex guardia ambientale volontaria di Diano Marina al centro di una vera e propria “spy story” che da due mesi, ormai, tiene viva l’attenzione della gente del Golfo Dianese.

“Per dovere di cronaca, ma ancor più per dovere di dignità morale da parte dello scrivente, nei confronti di chi ha subito il torto, ossia di chi ha ricevuto queste benedette lettere anonime da me spedite ma sotto il diretto ordine di D.B e F.M , circonvenzionandomi entrambi e con promessa mai mantenuta nei miei confronti, dicevo per dover di cronaca, ad oggi che mi ricordo, le lettere sono ben tre – scrive in un post che suona come una confessione pubblica la guardia ambientale – Una come sappiamo già tutti riguardava l’operato dei carabinieri di Diano Marina per così dire “Non tanto adeguato” su chi non era “amico” con il comandante a cui ripeto all’infinito, vanno le mie più sentite dimostranze per tutto quello che di bello e utile ha fatto in questi lunghi anni in tutto il mio splendido golfo dianese. La seconda lettera, ma non per ordine di tempo e importanza, fu spedita ad un comando della Polizia Locale del Golfo dianese in merito all’operato di un agente per così dire “Non tanto a norma di Legge” , mentre per il sottoscritto è una persona onesta e seria in tutto e per tutto. La terza invece mi fu fatta spedire ad un sindaco, sempre del Golfo dianese, con un unico scopo, credo da parte loro, nel farlo passare “vittima della mafia””. E appunto D.F. spera che la procura possa aprire un’indagine per capire che cosa è successo nel Golfo Dianese.

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