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Alla scoperta della storia di Taggia con la 25esima Giornata FAI di Primavera

20 marzo 2017 | 13:22
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Alla scoperta della storia di Taggia con la 25esima Giornata FAI di Primavera
Alla scoperta della storia di Taggia con la 25esima Giornata FAI di Primavera
Alla scoperta della storia di Taggia con la 25esima Giornata FAI di Primavera
Alla scoperta della storia di Taggia con la 25esima Giornata FAI di Primavera
Alla scoperta della storia di Taggia con la 25esima Giornata FAI di Primavera

Quest’anno i visitatori potranno avvalersi oltre che degli esperti volontari del Fai dei Giovani Apprendisti Ciceroni dell’Istituto Colombo di Sanremo e Taggia

Taggia. Domenica 27 marzo, dalle 10 alle 18, attraverso il centro storico e la campagna extraurbana di Taggia, un affascinante itinerario nell’arte e nella storia dal titolo: “Taggia. Tra monaci e signori, contadini e mercanti, una città gioiello”.

Quest’anno si festeggia la 25esima edizioni delle Giornate: è un compleanno importante per una magnifica festa in piazza a cui gli italiani non sanno più rinunciare. Verranno celebrate le nozze d’argento tra le Giornate Fai di Primavera e gli italiani, 25 anni trascorsi con l’orgoglio e la consapevolezza di vivere nel paese più bello del mondo. Certamente è un traguardo di cui essere fieri ma è anche un punto di partenza verso i prossimi 25 anni? Meglio e di più, questa è la partenza verso un futuro a cui non si vuole porre confini,verso tempo in cui questo incontro collettivo continuerà a crescere.

I volontari della Fai accompagneranno gli amici del Ponente ligure alla scoperta della bellezza che li circonda e che talvolta non e conosciuta o non viene vista . Sarà una giornata trascorsa a stretto contatto con la nostra terra, l’arte, la natura e la civiltà.

Il borgo di Taggia sviluppa le su strade, i ricchi portici, i palazzi e i luoghi di devozione tra due poli estremi di grande importanza storica e artistica: lo straordinario Convento dei Dominicani e la benedettina Chiesa della Madonna del Canneto. Il tutto ai piedi delle rovine appena ricomposte del Castello. Nello spazio compreso tra questi tre fulcri , che saranno limiti territoriali e temporali, l’uomo, con la sua cultura, la sua devozione ed il suo potere economico ha lasciato tracce di civiltà tutte da interpretare. La Taggia dei Clavesana e poi quella genovese saranno bruna urbis meta della giornata Fai. L’itinerario porterà il pubblico anche a visitare lungo via San Dalmazzo l’ex Chiesa di Santa Teresa e una parte dell’ex convento di Santa Teresa in fase di restauro e, oltre l’Argentina, attraverso lo straordinario ponte romanico a 16 arcate la Villa Curlo al Ponte e il suo giardino, già apertavbal pubblico del Fai nella Giornata di Primavera del lontano 1997, recentemente oggetto di un restauro a cura dell’amministrazione comunale. E ancora su questa sponda, più a sud, si troverà la piccola cappella privata di San Martino che, discretamente, dialoga con la più importante Madonna del Canneto, insieme parlando di monaci benedettini, della coltura degli ulivi e delle antiche devozioni campestri. Quest’anno i visitatori potranno avvalersi oltre che degli esperti volontari del Fai dei Giovani Apprendisti Ciceroni dell’Istituto Colombo di Sanremo e Taggia, secondo un itinerario libero.

In mattinata, inoltre, il Rione Pozzo allestirà un’ambientazione storica, mentre il Comune durante la giornata darà luogo a due momenti musicali nella ex Chiesa di Santa Teresa.