Tesori da conservare

A Cervo c’èra un tempio dedicato a San Sebastiano, il protettore dei vigili urbani

All'oratorio di Santa Caterina c'è la pala del Francesco Carrega dedicata al Matrimonio mistico di santa Caterina d'Alessandria

san sebastiano cervo

Cervo. A Cervo nel XIII secolo esisteva un tempietto in zona ex Convento Agostiniano dedicato a San Sebastiano.

Ecco una scoperta storico religiosa importante in quanto San Sebastiano era il santo protettore dei Vigili Urbani d’Italia, degli arcieri e archibugieri, tappezzieri, fabbricanti di aghi e di molte corporazioni che abbiano a che fare con oggetti a punta simili alle frecce. È venerato fin dal 1575, anno in cui infuriò la peste, in molte città e borghi (anche Cervo) dove veniva invocato contro la terribile epidemia. Entrambi sostenitori e martiri per la fede cristiana.

Ecco perché trova posto nel trittico con Santa Caterina d’Alessandria, protettrice delle apprendiste sarte, che da lei prenderanno il nome destinato a durare a lungo anche in Italia come “Caterinette”, nell’omonimo Oratorio sito nel Borgo medievale-barocco. Ciò che mi affascina ulteriormente, sta nel fatto che nell’Oratorio di Santa Caterina compare altresì sull’altare maggiore, la pala del Francesco Carrega dedicata al Matrimonio mistico di santa Caterina d’Alessandria.

san sebastiano

Guardando i sue dipinti e immaginandoli un tutt’uno, intravvedo un gran quadro, che è scena divina.
In esso appare una Madonna che ha un putto in collo, il quale soavemente sposa Santa Caterina, ed un San Sebastiano sereno nel suo martirio. Le espressioni degli incarnati sono assolutamente dal colorito naturale.

Anche gli stessi sguardi dei personaggi convergono verso un unico fulcro narrativo e affettivo dal clima paradisiaco. Un pathos religioso incredibile in questa liaison artistica parcellizzata in tre distinti dipinti.

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