Ventimiglia, arrestato dalla polizia ex cuoco: adescava migranti minorenni in cambio di una coca cola

2 febbraio 2017 | 12:25
Share0
Ventimiglia, arrestato dalla polizia ex cuoco: adescava migranti minorenni in cambio di una coca cola
Ventimiglia, arrestato dalla polizia ex cuoco: adescava migranti minorenni in cambio di una coca cola
Ventimiglia, arrestato dalla polizia ex cuoco: adescava migranti minorenni in cambio di una coca cola
Ventimiglia, arrestato dalla polizia ex cuoco: adescava migranti minorenni in cambio di una coca cola
Ventimiglia, arrestato dalla polizia ex cuoco: adescava migranti minorenni in cambio di una coca cola
Ventimiglia, arrestato dalla polizia ex cuoco: adescava migranti minorenni in cambio di una coca cola

Adescava giovanissimi in via Dante e poi li portava in una cantina di via Cabagni Baccini per consumare gli abusi

Ventimiglia. Prometteva loro pochi spiccioli e spesso li pagava solo con una lattina di coca cola: un presunto pedofilo italiano ha approfittato per circa un mese di almeno quattro giovanissimi migranti pakistani, di età compresa tra i 14 e i 16 anni, affidati ad un ente internazionale con base in via Dante. Sono stati proprio gli operatori dell’ente, al quale l’uomo si era anche rivolto cercando di diventare un volontario, a segnalare movimenti sospetti al commissariato ventimigliese, diretto dal dottor Saverio Aricò. 
Subito sono scattati gli appostamenti da parte degli agenti, che hanno così scoperto l’esistenza di una cantina dell’orrore, ai piani alti di una palazzina di via Cabagni Baccini. Lì, dove un uomo di poco meno di sessant’anni, ex cuoco in pensione, possiede un appartamento corredato di locale cantina, attrezzato per consumare rapporti sessuali frequenti e quasi sempre completi con giovanissimi maschi. Un lettino, preservativi, fazzoletti: tutto l’occorrente in una stanza di pochi metri.

Gli investigatori hanno agito con servizi discreti, con prolungati appostamenti e pedinamenti, accertando fin da subito che l’uomo, peraltro poi risultato residente nelle vicinanze del centro, si recava in via Dante con insolita frequenza e qui tentava di contattare amichevolmente giovani stranieri senza tuttavia riuscire a nascondere atteggiamenti ambigui e comportamenti sospetti. Gli adescamenti si verificavano anche nel centro cittadino e tramite connessione wi-fi, sfruttando le postazioni a rete aperte.

Prostituzione minorile: questo il reato contestato all’uomo, che ora rischia dai sei ai dodici anni di carcere. 
Un vero e proprio orco, che prometteva “caramelle” in cambio di favori sessuali. Un orco che aveva già agito nel Lazio e aveva quindi alle spalle precedenti specifici, ma che qui, nell’estremo lembo di Liguria, non era conosciuto alle forze dell’ordine e che, insospettabile, approfittava della fragilità e forse dell’ingenuità di adolescenti stranieri, disperati e spaventati in una terra lontana dalla loro.

Davanti al via vai di ragazzini, sia minorenni stranieri che maggiorenni, gli agenti del commissariato di via Aprosio, non hanno avuto dubbi: quell’uomo che si appostava per ore e ore in via Dante, adescando giovani poco più che bambini, doveva essere fermato al più presto. Informata la Procura distrettuale di Genova, nel pomeriggio di martedì 31 gennaio gli operatori di polizia, coordinati dal dirigente dr. Aricò, hanno eseguito l’ordinanza del gip del Tribunale di Genova su richiesta del sostituto procuratore dr.ssa Gabriella Dotto. L’ex cuoco ora si trova in carcere, in attesa di processo. L’uomo ha ammesso agli agenti di essere attratto da giovani e giovanissimi.