Il caso

“Disumano rimpatrio dei sudanesi”, ricorso contro l’Italia per 40 migranti prelevati a Ventimiglia

Filippo Miraglia dell'Arci ha messo sotto accusa l'accordo tra le polizie italiana e sudanese

migranti

Quaranta sudanesi sono stati rimpatriati dal Governo italiano lo scorso 24 agosto in “modo illegittimo” verso un “paese sotto dittatura”. Cinque di questi,
provenienti dal Darfur, sono stati rintracciati dai legali dell’Asgi ed hanno presentato ricorso alla Corte europea dei diritti umani. L’iniziativa e’ stata presentata oggi a Roma da
una serie di associazioni che fanno parte del Tavolo Asilo.

Filippo Miraglia dell’Arci ha messo sotto accusa l’accordo tra le polizie italiana e sudanese che ha reso possibile il rimpatrio. Un accordo, ha lamentato, “fatto senza alcuna
verifica e controllo da parte del Parlamento, pur riguardando la liberta’ delle persone”. Miraglia ha raccontato che i sudanesi sono sbarcati in Sardegna e dopo giri in varie strutture della
penisola, si sono ritrovati alla frontiera di Ventimiglia, per andare verso la Francia. Li’ sono stati prelevati “in modo mirato” dalla polizia e dopo altri giri, quaranta di loro sono stati “messi a forza su un aereo ed imbarcati a Torino su un aereo diretto a Khartoum. Se inizialmente non hanno chiesto l’asilo in Italia e’ perche’ pensavano di passare la frontiera ed
andare in altri Paesi europei”.

Una volta scoperto che li avrebbero rimandati in Patria, ha riferito Salvatore Fachile, avvocato che ha raccolto il ricorso, “hanno protestato vivacemente e sono stati ammanettati per farli
salire sul velivolo. Noi siamo riusciti durante un viaggio in Sudan a rintracciarne cinque, che hanno presentato il ricorso alla Corte europea”. Si tratta, ha rilevato Fachile, “di una
chiara violazione dei diritti umani, perche’ le persone non possono essere rimandate in Paesi dove rischiano trattamenti disumani, l’Italia non puo’ essere complice del regime
dittatoriale di Khartoum ed inoltre le norme vietano i rimpatri collettivi. Questi sono i principi che speriamo di far valere davanti alla Corte”.

Da parte sua Miraglia ha ricordato che ai sudanesi che sono riusciti a non essere imbarcati su quel volo “e’ stato concesso lo status di rifugiato politico” ed ha poi criticato “il trumpismo italiano dimostrato anche dal decreto Minniti, che punta solo su controlli e rimpatri per affrontare il problema dell’immigrazione. Sono politiche – ha aggiunto – che non porteranno a nulla, che creeranno ingiustizie e danni anche per lo Stato, visto che innescheranno una serie di ricorsi”.

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