L'appello

Privatizzazione ospedale di Bordighera, consigliere Marani (M5S): “Decisione pericolosa per il futuro della città”

"Dove siete cittadini? Dov'è la vostra voce? Levatevi e cambiate le sorti del vostro futuro e di quello dei vostri figli, prima che sia troppo tardi"

David Maria Marani

Bordighera. Dopo il consiglio comunale, il consigliere di opposizione David Marani (M5S) torna sulla questione “privatizzazione  dell’ospedale Saint Charles”. E non solo, nel suo lungo intervento, che pubblichiamo per intero, tocca altri temi caldi della politica locale e provinciale, come la gestione comprensoriale dei rifiuti e quella del servizio idrico integrato.

“Lo scorso 25 gennaio si è tenuto il consiglio comunale che, tra le varie cose, trattava la mia interpellanza urgente riguardante l’ospedale locale e la delibera regionale, della giunta del presidente Toti (Forza Italia), dove si richiede ad Alisa (strumento della regione per definire i rapporti e convenzioni con Irccs e Aziende ospedaliere e privati) di sondare per il passaggio a imprese private di tre grossi ospedali nel Ponente Ligure: Bordighera, Albenga e Cairo Montenotte. Orbene, come sempre fa, la maggioranza, le questioni calde le mette all’ultimo nel programma del consiglio, in maniera che non ci sia nessuno a seguire la discussione. Ma questa volta mi aspettavo che ci fossero decine, se non centinaia di persone, e che ascoltassero o protestassero o nel peggiore dei casi condividessero la scelta scellerata. Invece niente, da una decina di persone all’inizio del consiglio si è arrivati alla questione ospedale dove gli spettatori erano ridotti ad una persona sola”.

“La giunta Pallanca è decisa ad approvare il passaggio della gestione dell’ospedale a privati accollandosi una decisione molto pericolosa per il futuro della città e per la gente che non ha grandi disponibilità economiche. Perché la gestione privata, come spesso si è visto in varie parti della nostra povera Italia, spesso e volentieri, aumenta i costi o passa da percentuali del 90% a 10 % a favore delle prestazioni a carico del servizio sanitario nazionale ad altre percentuali sfavorevoli ai cittadini, ma non alle tasche di questi grandi gruppi. Nel caso specifico grandissimi gruppi Lombardi, perché Toti è da li che proviene”.

Ricordiamo inoltre che passare ai privati, vuol dire smantellare laboratori, reparti interi, in materiali, macchinari, vuol dire affittare edifici che sono costati milioni e milioni di euro in ristrutturazioni inutili e risorse umane che da anni lavorano e si prodigano sul territorio, chi più chi meno. Questa sarebbe una grande perdita per la città.

Ovvio è, che, se i privati possono gestire e guadagnare da un ospedale a Bordighera lo può fare anche il servizio sanitario nazionale e allora perche non lo si fa??? Non lo si fa perchè non si vuole combattere le assurdità del sistema sanità, non si vogliono scoprire i veri autori di questo dissesto, non si vogliono portare alla luce le diseguaglianze che imperano nelle ASL italiane, molto meglio fare una bella delibera e delegare a privati, quelli che, sarebbero, i compiti dei nostri assessori e dirigenti, e tutto svanisce, magicamente, a favore di altri. Vedi la questione di Thello a Bordighera ad opera della precedente giunta Burlando (PD) che ha avuto, anche, il grande merito di portare a questo devasto la sanità regionale.

Ma ritorniamo ai cittadini bordigotti oramai assenti, ma direi come sempre, nelle questioni che li riguardano più latitanti dei latitanti veri. Ma ora le prospettive sono gravi, questo cambio dal pubblico al privato nell’ospedale, la questione dell’oramai approvato Ambito 1 che riguarda la nettezza urbana (un accorpamento di 18 comuni, cui Bordighera ha aderito, in un solo appalto e una gestione di 320milioni di euro) che non vi darà più modo di contestare nulla a livello cittadino, la questione gravosa del passaggio dell’acquedotto cittadino all’ AATO idrico provinciale a favore di Riviera Acque (unica nota positiva, dell’amministrazione locale, è che è stato presentato il ricorso al TAR) delineano una situazione di svuotamento del controllo del cittadino a favore di un potere piu’ ampio di tipo provinciale. Il risultato che ne conseguirà, sarà, un aumento dei costi di gestione, anche se ci volgono far credere che lo fanno per diminuirli. Sono enti e strutture che servono solo a dare poltrone a politici o funzionari, e far si, che, il cittadino paghi e non possa incidere in nessun modo nel modificare le gestioni o gli uomini.

E quindi mi sono chiesto… cosa ci stiamo a fare qui in consiglio in una minoranza che viene sempre tacitata con meschine arguzie e forzature di potere, se la gente non partecipa, e non protesta…cosa ci stanno a fare i cittadini se non si occupano delle loro questioni e degli uomini che lavorano per loro… si, perchè, questi uomini, questi politici, che amministrano, sono vostri dipendenti, non ve lo dovete dimenticate e potete rimetterli in gioco con un voto e potete farli dimettere non votandoli e protestando. Ma il silenzio e l’inerzia imperano, la paura impera, in questa provincia dove nulla si muove e nulla nasce.
L’appello che lancio è questo: dove siete cittadini? Dov’è la vostra voce? Levatevi e cambiate le sorti del vostro futuro e di quello dei vostri figli, prima che sia troppo tardi”.

 

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