C'è la possibilità di rimediare?

Esce di scena il carnevale di Diano Marina, consiglieri di “Diano Riparte”: “Si deve tentare qualcosa”

La notizia che ha lasciato un profondo sgomento in città è stata confermata con grande rammarico dal presidente della Famija Giuliano Ardissone

carnevale diano marina 2015

Diano Marina. Dopo oltre 50 anni di attività e di consensi, dunque, il tradizionale carnevale dianese uscirà di scena. La notizia che ha lasciato un profondo sgomento in città è stata confermata con grande rammarico dal presidente della Famija Giuliano Ardissone, impossibilitato a mettere assieme una sufficiente squadra di volontari e i fondi necessari per garantire la manifestazione. Il Carnevale nella città degli aranci ha radici antiche, le prime sfilate dei carri allegorici risalgono, infatti, agli anni Venti, e continuarono fino alla seconda guerra mondiale. Sono stati poi i soci della Famija a riprendere la simpatica tradizione negli anni Cinquanta.

C’è la possibilità di rimediare? I consiglieri comunali di “Diano Riparte” che siedono all’opposizione affermano al riguardo: “Si deve tentare di fare qualcosa. Se Viareggio e Cento e molte altre località nazionali hanno legato indissolubilmente il loro nome alle sfilate di Carnevale, anche Diano può riuscirci. Suggeriamo a chi amministra di fare visita in queste altre città per chiedere consigli. Non si può continuare in questa discesa preoccupante e pericolosa.

Prima Diano ha perso la prestigiosa sala da ballo sul mare unica del genere il Liguria e preziosa per i turisti, poi ha perso la stagione teatrale ( per fortuna una locale associazione è riuscita a programmare spettacoli di opere liriche che hanno avuto successo), poi è stato chiuso il centro anziani, è stata sfrattata la scuola di musica con i suoi ottanta frequentanti, la locale squadra di calcio ha dovuto trasferirsi per le sue partite di campionato a San Bartolomeo al Mare perché il locale campo non è più stato realizzato in erba, già era scomparso anche il carnevale estivo noto come “August Parade” e non si registrano manifestazioni di forte prestigio. Non è troppo? Ma quello che più stupisce è che, invece, il Comune spende fior di quattrini per trasformare strade private in pubbliche con aggravi che peseranno purtroppo su tutti e con i vantaggi solo per i proprietari dei terreni. Di questo passo il degrado sembra inevitabile”.

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