Il caso

Compravendita di voti a Ventimiglia, condannato a sei mesi di servizi sociali l’ex presidente del consiglio comunale Galardini

Nell’ambito della stessa inchiesta Salvatore Spinella era sto condannato a 6 mesi di reclusione

Emilio Galardini

Imperia. E’ stato condannato a sei mesi di servizi socialmente utili presso la casa di riposo “Paolo Agnesi” di Pontedassio. Si tratta di Emilio Galardini, ex presidente del consiglio comunale, nelle file del centrodestra, a Ventimiglia sotto l’Amministrazione Scullino ed ex presidente della municipalizzata Civitas. Era accusato di aver comprato voti, durante le elezioni amministrative del 2014 nella città di confine. “L’acquisto” sarebbe avvenuto in contanti, con cifre di 30 e 50 euro a preferenza, a seconda se si trattasse di un singolo o di una famiglia. Ieri Galardini era difeso dall’avvocato Mario Taddei e il giudice Alessia Ceccardi ha accettato la “messa in prova” dell’imputato.

Nell’ambito della stessa inchiesta, l’otto dicembre scorso, Salvatore Spinella, ex assessore ai Servizi Sociali di Ventimiglia, che secondo l’accusa aveva comprato i voti di una famiglia, promettendo in cambio dei posti di lavoro, era stato condannato dal giudice Laura Russo a 6 mesi di reclusione, con sospensione condizionale della pena, e a 300 euro di multa. La stessa pena era stata inflitta a chi si era “messo a disposizione” garantendo l’appoggio elettorale dei propri familiari, Girolamo Greco.

Il giudice aveva anche condannato a tre mesi di carcere, sempre con sospensione condizionale, e 300 euro di ammenda, Giovanni Nicolò, 24 anni, e Cristian Arleo, 41 anni, sono accusati di avere fotografato la propria scheda con il cellulare, rispettivamente ai seggi delle Gallardi e di Roverino, per “dimostrare” di avere rispettato gli accordi presi con un altro candidato dello stesso schieramento, Emilio Galardini

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