Ripresa lenta

Post alluvione: strade sgomberate fino a Valcona, Piaggia ancora zona rossa

Il Parco delle Alpi Liguri, diviso tra tre Comuni, due Province e due Regioni, è stato l'epicentro dell'alluvione del 24 novembre

riviera24 - Monesi

Briga Alta. La buona notizia arriva all’ora di cena quando Ivo Alberti, sindaco di Briga Alta, può finalmente tirare un sospiro di sollievo. “Da Giairetto a Valcona le strade sono finalmente libere – dice – c’erano tre frane, uno smottamento minore e un avvallamento del terreno che insistevano sul territorio di competenza della Provincia di Imperia. Ora è tutto libero”.

Ma non è tutto: è libera anche la strada per Piaggia. “Ma gli abitanti – precisa il sindaco Alberti – non possono percorrerla. E’ una strada che definiamo tecnica. L’abitato di Piaggia -dice il primo cittadino – è ancora in “zona rossa”, non abitabile”.

Quanto ci vorrà allora per rendere quella zona agibile? “Dipende dai fondi che arriveranno dai fondi appena sbloccati dallo stato di emergenza. I danni – sottolinea il sindaco – sono pesanti. Non ci sono state conseguenze per l’acquedotto o le fognature, ma a preoccupare è la staticità delle abitazioni. Alcune sono state lesionate e quindi occorrerà metterle in sicurezza. Ci vorrà tempo e soprattutto denaro”.

Il Parco delle Alpi Liguri, diviso tra tre Comuni, due Province e due Regioni, è stato l’epicentro dell’alluvione del 24 novembre. In pochi istanti sono piovuti 600 millimetri d’acqua che alla fine hanno fatto straripare i corsi d’acqua e anche il Tanaro allagando Ormea e Garessio. Sono finite in ginocchio borgate, paesi, frazioni tanto care anche agli imperiesi che hanno case di proprietà o di amici. “La speranza – dice Alberti – è che dopo il disastro non si spengano i riflettori. Per risollevare l’economia di questa fetta di territorio è indispensabile l’aiuto di tutti”.

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