Il messaggio

La “Luce della pace” dalla basilica della Natività di Betlemme a Ventimiglia fotogallery

Arrivata in città ieri sera con un treno da Trieste

Ventimiglia. Per il secondo anno consecutivo è giunta nella città di confine la “Luce della pace da Betlemme”. Portata dagli scout, la fiamma attinta dalla lampada ad olio che si trova nella grotta della Basilica della Natività a Betlemme è arrivata ieri sera con un treno proveniente da Trieste.

Questa mattina, la “luce della pace” è stata portata nella chiesa di Sant’Antonio di via Tenda, luogo simbolo dell’accoglienza dei migranti.
“Questa luce è per noi un simbolo della vera luce. Un simbolo che ci deve riscaldare il cuore, la testa, ma anche i piedi e le mani che servono per poter portare la pace concreta”, ha dichiarato al termine della santa messa il capo scout, “Portare la luce è un’impresa difficile perché, nei vari spostamenti che facciamo, non dobbiamo far spegnere questa fiamma molto delicata. Un impegno, dunque, che simboleggia la fatica di portare la pace”.

La “Luce della Pace da Betlemme” (in tedesco Friedenslicht aus Betlehem) nacque una trentina di anni fa in Austria come parte dell’iniziativa di beneficenza della radiotelevisione nazionale austriaca Österreichischer Rundfunk, chiamata “Lichts in Dunkel” (“Luce nel buio”), che ha l’obiettivo di aiutare persone bisognose (invalidi, profughi ecc.); dal 1986 l’ORF decise di aggiungere alla beneficenza anche un messaggio di ringraziamento e di pace, distribuendo prima di Natale nel territorio austriaco la luce di una lampada accesa dalla lampada ad olio che si trova nella Basilica della Natività a Betlemme. Quest’ultima lampada è mantenuta accesa grazie alle donazioni di olio da parte da tutte le nazioni di fede cristiana, e non si è mai spenta da molti secoli.

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