L'intervento

Assolapa: “La taggiasca è la storia, la vita, il futuro, il cuore del territorio Imperiese”

In tutta la Riviera si avverte una certa preoccupazione la mancanza di un'adeguata informazione

Oliva taggiasca generica

Imperia. “Le Associazioni di Categoria Agricole CIA, COLDIRETTI e CONFAGRICOLTURA di Imperia, unitamente al Consorzio di Tutela dell’Olio Extravergine di Oliva DOP Riviera Ligure hanno richiesto, in un clima di preoccupante mancanza di adeguata informazione, la sostituzione della denominazione “cultivar Taggiasca”, da sempre presente nello Schedario Oleicolo Italiano, e l’immediato deposito del disciplinare dell’“oliva Taggiasca DOP””.  Lo si legge in una nota a firma del presidente ASSOLAPA LIGURIA Paolo Carrozzino.

Secondo il numero uno dell’associazione “molti trasformatori e aziende agricole/olivicole appartenenti anche alle stesse Associazioni di Categoria sopra citate, pur essendo favorevoli ad una forma di protezione e di tutela della Taggiasca, manifestano notevoli perplessità nei confronti del suddetto progetto, che mira a modificare la denominazione varietale “Taggiasca” , patrimonio millenario non soltanto della Liguria di Ponente. Di tale progetto, inoltre, a tutt’oggi non sono stati sviscerati tutti gli effetti pregiudizievoli che ricadrebbero sulla gran parte delle aziende del settore”.

Ancora Paolo Carrozzino: “Inoltre, dai firmatari della richiesta di sostituzione della denominazione “Cultivar Taggiasca”, non è possibile ottenere informazioni che consentano di valutare accuratamente i dettagli di un’iniziativa il cui impatto dovrebbe, invece, avere la massima divulgazione e condivisione. Le associazioni di categoria, inoltre, prospettano la predisposizione di disciplinari di produzione semplificati, sia per l’eventuale nuova DOP delle olive in salamoia, sia per la già esistente DOP dell’olio Extra Vergine Riviera Ligure, garantendo altresì che saranno ridotti al minimo gli adempimenti burocratici e i costi di certificazione dando vita anche ad una IGP che valorizzi quelle produzioni (olive di reti) che rischiano di rimanere escluse dalla DOP dell’olio extravergine – si legge ancora – Tuttavia, appare evidente che la bozza dei suddetti disciplinari non è stata resa nota, né si conoscono gli oneri burocratici e finanziari che ricadranno sugli operatori, né quali olive saranno certificabili; non si conoscono le modifiche che saranno apportate per poter variare in sede Europea il disciplinare dell’olio DOP esistente (operazione, tra l’altro, niente affatto scontata, viste le numerose e complesse norme che regolano le modifiche delle DOP); non e’ ancora stata resa nota agli operatori del settore il progetto per la creazione di una IGP (Identificazione Geografica Protetta)”

Infine si legge nella nota che “il timore è che l’iniziativa volta alla modifica della denominazione della Cultivar Taggiasca, ove accolta dagli Enti preposti, determini la “trasformazione” delle nostre colture in uliveti di Cultivar Giuggiolina. ASSO.LA.P.A. ( Associazione Lavoratori Produttori Agroalimentari e della Pesca ) per quanto sopra, ritiene fondate le motivazioni del Comitato Promotore per la Protezione, la Tutela e la Valorizzazione della Cultivar Taggiasca nel Ponente Ligure chiarendo che non è contraria ad una DOP o IGP per la valorizzazione e la salvaguardia del nostro territorio, ma reputa necessario aprire un confronto costruttivo e chiaro con il Consorzio di Tutela Dop Riviera Ligure e tutti gli attori della filiera, anche quelli fino a oggi esclusi dal dibattito, per valutare insieme, nella massima trasparenza e condivisione, tutte le alternative possibili all’iniziativa sopra richiamata, al fine di evitare una modifica della denominazione della cultivar Taggiasca “a prescindere” e senza alcuna verifica e valutazione di tutti gli effetti indotti e di tutti gli interessi coinvolti, parimenti meritevoli di tutela”.

 

commenta