Tutti a casa

Referendum, patrono e Immacolata: a dicembre arriva il “mega-ponte” da 9 giorni

Il concatenarsi di elezioni e festività regala nove giorni a casa per gli studenti

studenti

Provincia. Un “megaponte” da 9 giorni, per la gioia di tutti gli studenti e, probabilmente, il fastidio degli insegnanti. E’ un rischio più che concreto, almeno in alcuni Comuni della provincia dove il concatenarsi di referendum, feste patronali e Immacolata potrebbe appunto portare ad una chiusura degli istituti scolastici per un’intera settimana.

La causa principale, ovviamente, è il referendum costituzionale che si terrà il prossimo 4 dicembre. Matteo Renzi ha già bocciato l’ipotesi. Il referendum costituzionale non verrà rinviato ma si celebrerà, come previsto, il 4 dicembre. Eppure dentro e fuori il Parlamento continua a crescere il partito di coloro che vorrebbero spostare quella data.

Una cosa è certa: secondo la nota inviata dal Ministero della Pubblica Istruzione agli uffici scolastici regionali tutte le scuole dovranno restare chiuse per tutto il lunedì 5 dicembre, per consentire le operazioni di scrutinio (il voto infatti termina alle 23 di domenica). Si dovrebbe quindi tornare a scuola martedì 6, sempre che per gli istituti sia possibile provvedere alle pulizie per tempo.

L’8 dicembre, poi, come ogni anno le scuole chiuderanno per la festività dell’Immacolata Concezione. Essendo un giovedì, è probabile che si tenga chiuso il venerdì per uno dei “ponti” più tradizionali, appunto quello dell’Immacolata. A questo punto, con la chiusura di lunedì 5 (per il referendum), giovedì 8 (per la festività) e venerdì 9 (per il ponte) resterebbero soltanto due giorni di lezioni, il 6 e 7 dicembre. In alcuni comuni, però, in quei giorni cadono le feste patronali. Avanza l’ipotesi del “megaponte”, con scuole chiuse da sabato 3 dicembre a domenica 11.

Un’unica filata che potrebbe dividere grandi e piccini: se gli studenti infatti la vivrebbero un po’ come un’anticipazione delle feste natalizie, per gli adulti che vanno regolarmente a lavorare si tramuterebbe in un ostacolo non da poco, con figli da “piazzare” durante il giorno.

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