Perla della riviera

Le foto di Moreschi sul patrimonio botanico della ciclabile inaugurano l’anno Unitre Sanremo

Sindaco Biancheri “Dopo la ferrovia, la ciclopedonale è l’opera che di più ha cambiato le abitudini dei sanremesi”.

Sanremo. Semplicemente una ciclabile? “No, è molto di più!” La presidentessa Unitre Sanremo, Paola Forneris lo afferma con orgoglio che “dobbiamo chiamarla Pista Ciclopedonale proprio per la versatilità che questa nostra perla rappresenta per tutto il ponente. Una peculiarità e un patrimonio botanico che oggi meritava di essere lezione inaugurale “La Pista Ciclopedonale: un giardino lungo24 km…per ora” del nostro Anno Accademico 2016 2017”.

Il via ai corsi si è tenuto al Casinò di Sanremo, con la presenza del sindaco Alberto Biancheri, l’assessore alla cultura Daniela Cassini, Olmo Romeo del Casinò, una rappresentanza del CdA  di Are24, Claudio Porchia e Alfredo Moreschi da sempre amatore e cultore della storia del nostro territorio attraverso fotografie in grado di fermare luoghi e tempo per farsi autentica ricchezza culturale che parla di noi.

Con il suo guardino spontaneo, – prosegue la dottoressa Forneris – la ciclopedonale è un laboratorio di bellezza, che non è solo da contemplare ma anche da difendere e valorizzare. In sostanza una struttura ad alto tasso di conoscenza. E quello di Moreschi è un itinerario fotonaturalistico per suggerirci un diverso utilizzo della pista non riservato solo agli sportivi, ma, ponendo l’attenzione sulla gran varietà di piante presenti nel parco costiero. Per gli appassionati di botanica e per tutti i naturalisti, un modo per cogliere la ricchezza del patrimonio floricolo, permettendo di scoprirne il legame con il territorio”.

Un patrimonio floreale unico, quello di questa nostra Pista Ciclo-Pedonale (che a breve vedrà iniziare i lavori per diventare di ben 66 chilometri) che attraversa il Parco Costiero della Riviera dei Fiori e ne costituisce l’asse portante, rappresentandone, anche secondo Biancheri, la più importante infrastruttura turistico-ambientale realizzata nell’estremo Ponente Ligure dopo la ferrovia. L’occasione unica della dismissione del sedime ferroviario, con lo spostamento a monte del tracciato, ha consentito infatti di restituire alla comunità locale un insieme di aree di straordinario pregio.

Queste meravigliosa opera dell’uomo è incastonata in un contesto ambientale straordinario a picco sul mare, terreno ideale di crescita della macchia mediterranea e di tutte quelle specie che attraverso una naturale inseminazione e grazie ai venti favorevoli del mare ha consentito la crescita anche spontanea di una incredibile varietà vegetazionale.

Ed oggi, grazie all’opera di archiviazione e e catalogazione minuziosa e sapiente di Moreschi, questa prestigiosa varietà floreale è diventata raccolta di dati e conoscenze, sia per ognuno di noi che per il turista che potrà aggiungere dunque un’occasione unica di apprezzamento del valore del parco, una dimensione ed una prospettiva ulteriore rispetto a quelle già note ed amate.

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