Il chiarimento

Imperia, don Paul Kerner: “Non c’è nulla di vero sul caso dei profughi a Montegrazie”

Tutto è nato da una discussione iniziata durante una messa e poi degenerata su Facebook

don paul kerner

Imperia. “Tutto è esploso per qualche commento stupido su Facebook, ma non è vero niente”. Risponde così il parroco della frazione imperiese di Montegrazie, don Paul Kerner, a chi accusa la sua comunità di non essere accogliente nei confronti dei migranti.

“A Montegrazie vivono persone buone, generose e accoglienti”, dice il sacerdote inglese, “Persone preziose e piene di carità: il problema non è che non vogliono accogliere profughi, ma che la canonica non è in grado di ospitare nessuno e nemmeno il paese”. Il piccolo borgo, che dista oltre cinque chilometri da Imperia, non avrebbe nulla da offrire ai migranti.

Ma sono soprattutto le condizioni in cui versa la canonica a non permettere a nessuno, nemmeno allo stesso parroco, di abitare al suo interno: “Al momento i locali non sono adeguati per ospitare nessuno – spiega don Paul a Riviera24.it – A meno che non intervenga qualche finanziatore che paghi per sistemare la canonica, è impossibile anche solo pensare di farci abitare qualcuno. Ho vissuto lì due anni, ma non c’era riscaldamento né nulla. E così d’inverno mi sono ammalato: per ospitare una famiglia bisognerebbe mettere il riscaldamento e cambiare tutte le finestre”.

Senza contare, inoltre, che non c’è nessun progetto per portare migranti nella piccola frazione di Imperia: “Visto che la chiesa era gremita per la messa e questo è un avvenimento raro”, scherza il parroco, “Allora ne ho approfittato per chiedere ai fedeli cosa pensassero riguardo alla possibilità di ospitare migranti. E loro hanno espresso i loro dubbi motivati dalle condizioni in cui versa la canonica”.

“Volevo solo conoscere la loro opinione”, ammette don Paul, “Visto che la Chiesa, a partire dallo stesso papa Francesco, chiede alle parrocchie di ospitare una famiglia di migranti, ho pensato in modo diplomatico di proporre la questione ai parrocchiani. Tutto qui. Ma come sempre, da una cosa semplice e piccola si esagera finché non si crea una montagna”.

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