La vicenda

Trovato con esplosivo, l’imperiese Diego Berardi patteggia un anno e mezzo

Il difensore ha dimostrato che quell'esplosivo, come le cartucce appartenevano al nonno reduce della Grande Guerra

arresto diego berardi

Imperia. Un anno e sei mesi di reclusione, pena patteggiata. E’ la condanna inflitta a Diego Berardi, l’agente immobiliare di Imperia di 41 anni, arrestato il 7 dicembre del 2015, a Strasburgo per essere sospettato di terrorismo. Lo scrive l’Ansa.

La pena, per detenzione di esplosivi, è stata emessa con la sospensione condizionale, subordinata all’effettuazione di 180 giorni di lavori di pubblica utilità.

Decaduta l’accusa di terrorismo. I carabinieri, durante la perquisizione domiciliare, trovarono nella sua abitazione 993 grammi di polvere da sparo, dieci detonatori da cava e diverse cartucce domiciliare. Una serie di circostanze portarono gli inquirenti a sospettarlo di terrorismo a partire da alcune foto con la mimetica sul suo profilo Facebook, seguite da alcune frasi estremiste, unitamente ad alcuni viaggi in Siria. A ciò si aggiunge una frase pronunciata a un commerciante durate una lite: “Ho conoscenze nell’Isis”.

Il difensore ha dimostrato che quell’esplosivo, come le cartucce appartenevano al nonno reduce della Grande Guerra e cacciatore, mentre i detonatori appartenevano al defunto padre che li aveva trovati in una campagna di famiglia, vicino ad una cava.

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