Medicina

Sclerosi multipla, in Riviera colpiti un migliaio di giovani tra i 20 e i 40 anni

Dott.ssa Baldassarre: “E' la prima causa di disabilità giovanile dopo gli incidenti stradali”

Disabile generica

Imperia. Una risposta di pubblico oltremodo di successo. E’ quanto ha caratterizzato l’evento di sensibilizzazione “La Mela di AISM”, tenutosi la settimana scorsa in provincia. Una più giorni organizzata dalla sezione locale dell’Associazione Italiana Sclerosi Multipla (AISM), volta a raccogliere fondi per sostenere la ricerca sulla SM e i programmi dedicati ai giovani colpiti dalla malattia.

Ma che cosa è la sclerosi multipla? Quali sono le cause? E gli effetti? In provincia di Imperia si registrano quanti casi? Lo abbiamo chiesto alla dott.ssa Giovanna Baldassarre, neurologa responsabile S.S.D Neurofisiopatatologia presso l’ospedale Borea di Sanremo.

La SM” – spiega la neurologa – “è una malattia neurodegenerativa demielinizzante che determina un danno e una perdita di mielina (la guaina formata da lipidi e proteine che avvolge e protegge le fibre nervose) in più aree del sistema nervoso centrale (da cui il nome multipla). E’ il sistema immunitario che ne scatena l’attacco. Le aree di perdita di mielina, denominate placche, possono essere disseminate ovunque negli emisferi cerebrali, con predilezione per i nervi ottici, il cervelletto e il midollo spinale. Le placche possono evolvere da una fase infiammatoria iniziale a una fase cronica successiva, in cui assumono caratteristiche simili a cicatrici (da cui il termine sclerosi)”.

E prosegue: “Nel mondo si contano circa 2,5-3 milioni di persone con SM, di cui 600.000 in Europa e circa 110.000 in Italia. Nella nostra provincia sono invece approssimativamente un migliaio. Sebbene la sclerosi multipla sia considerata una malattia autoimmune, in quanto causata da una risposta anomala del sistema immunitario verso costituenti del proprio organismo, i bersagli dell’attacco immunitario non sono ancora stati identificati. Le cause non sono dunque note con certezza e allo stesso modo non c’è cura. La SM è una malattia cronica, esistono terapie in grado di rallentarne il processo ma non per arrestarlo definitivamente. Ecco perché in questo è fondamentale la ricerca e insieme ad essa le campagne di sensibilizzazione e di raccolta fondi come quella appena conclusasi a Imperia”.

In provincia i pazienti affetti da SM sono seguiti presso gli ambulatori degli ospedali di Sanremo e di Imperia attraverso visite e day hospital. E anche se, a oggi, non esistono terapie definitive, possono disporre di numerosi trattamenti che riducono l’incidenza della malattia e la severità degli attacchi. “Le terapie odierne” – aggiunge la dott.ssa Baldassarre – “sono in grado di modificare favorevolmente il decorso della malattia, di ridurre la gravità e la durata degli attacchi nonché l’impatto dei sintomi. Naturalmente i miracoli non esistono, tuttavia i buoni risultati sì. E’ il caso di due pazienti imperiesi affetti da forme piuttosto maligne che con i dovuti interventi sono riusciti a decelerare lo stato di SM”.

Ma chi colpisce la sclerosi multipla? “Di solito” – risponde l’esperta – “la malattia insorge nei giovanissimi di età compresa tra i 20 e i 40 anni. E al riguardo è considerata tra le prime cause di disabilità nei giovani dopo gli incidenti stradali. Disabilità poiché andando a interessare il sistema nervoso centrale, la SM può provocare limitazioni motorie, dalla difficoltà a camminare fino alla non deambulazione o paralisi, nonché disturbi delle funzioni visive e urinarie. La SM è altamente invalidante e dal momento in cui colpisce i più giovani è lecito considerarla un problema sanitario e sociale. Chi ne soffre infatti difficilmente potrà lavorare, difficilmente potrà contribuire al benessere della comunità, alla sua crescita personale ”.

In ultimo” – conclude – “bisogna ricordare che se per la SM non possiamo parlare di prevenzione, un discorso importane merita invece quello relativo alla diagnosi precoce, quindi a una visita specialistica neurologica non appena si riconoscono i sintomi della malattia. Questi variano da persona a persona, i più ricorrenti sono: i disturbi visivi come il calo o lo sdoppiamento della vista; i disturbi della sensibilità tra cui formicolii persistenti o intorpidimenti; e particolari avvertimenti di fatica e debolezza quali difficoltà a svolgere e a sostenere attività anche usuali e perdita di forza muscolare”.

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