Sanità, M5S: “Vuoto di idee e proposte. Unica cosa certa sono le nuove poltrone”

12 ottobre 2016 | 18:11
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Sanità, M5S: “Vuoto di idee e proposte. Unica cosa certa sono le nuove poltrone”

È il giudizio espresso dai membri M5S in Commissione regionale Salute, Andrea Melis e Francesco Battistini, a margine dell’audizione dei sindacati sul DDL 106 sul riordino del Sistema sanitario regionale

Liguria. “L’unica cosa chiara, ad oggi, è l’istituzione di una nuova figura dirigenziale, con l’aggiunta di nuovi costi per il sistema sanitario regionale. Per il resto è tutto avvolto in una nuvola di fumo, senza alcun elemento per valutare né il merito della riforma, né dove saranno recuperate queste risorse”.

È il giudizio espresso dai membri M5S in Commissione regionale Salute, Andrea Melis e Francesco Battistini, a margine dell’audizione dei sindacati sul DDL 106 sul riordino del Sistema sanitario regionale.

“La verità è che sia le minoranze che i sindacati si muovono al buio – spiega Battistini – Con questi pochi articoli è impossibile capire davvero in quale direzione vogliano andare Toti e Viale. Ancora una volta siamo agli slogan: nessuno può dirsi contro una maggiore integrazione tra ospedali e territorio. Ma, dietro le mere intenzioni, la sensazione è che ci sia ben poca sostanza, a parte istituire nuove figure e nuove poltrone di cui davvero la Liguria non sente il bisogno”.

Sulla stessa linea il consigliere Melis.

“Prima viene approvata Alisa, ora si cerca di introdurre nuove figure di direttori socio-sanitari, mentre sono in vista, per bocca dello stesso assessore Viale, interventi sui distretti e sul testo unico di riordino – osserva il portavoce M5S – Stiamo procedendo all’inverso, senza una vera visione organica di queste misure e continuando a girare intorno al vero nocciolo della questione: il decreto ex Balduzzi, su cui si gioca l’assetto effettivo della rete assistenziale e ospedaliera della nostra regione. Finché non sarà sciolto quest’ultimo, decisivo, nodo, ci ritroviamo a commentare aria fritta. L’unica cosa chiara è l’introduzione di nuove poltrone, nuove figure e quindi nuovi costi, a fronte di benefici sino a questo momento inesistenti per la sanità ligure”.