Imperia. I soldi, si sa, fanno gola a tutti. Soprattutto in tempi di crisi. Una settantina di ex dipendenti della Tradeco, l’azienda pugliese che aveva in appalto il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti a Imperia e comprensorio si sono fatti avanti per cercare di mettere le mani, almeno in parte sul “tesoretto” del porto incompiuto. Si parla di una cifra pretesa che ammonta a 400 mila euro. Soldi maturati tra tredicesime e Tfr dopo che il contratto con il Comune é diventato carta straccia. Pretendono quei soldi e lo hanno fatto rivolgendosi ad un legale, l’avvocato Sciortino.
E giá stata fissata un’udienze per chiarire ogni aspetto della vicenda tanto che é stato chiamato in causa il Comune. I dipendenti si appellano quindi al giudice e vogliono avere quei soldi maturati durante il servizio con la Tradeco. Strada complessa che la giustizia dovrá chiarire ed eventualmente decidere se pignorare un parte del tesoretto che deriva dalla transazione, altrettanto complessa, che il Comune ha concluso nelle settimane scorse con le Assicurazioni Generali. Vicenda che approderá anche nella riunione del consiglìo comunale fissato per il 9 novembre.
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