Il provvedimento

La Procura della Repubblica ordina il sequestro dell’Oasi Park di Diano Marina fotogallery

Riscontrate grave irregolarità dal punto di vista igienico-sanitario; sgomberate le piazzole con i turisti che hanno lasciato l'area all'alba

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Diano Marina. Nove agenti della polizia municipale, coordinati dal vicecomandante Franco Mistretta, su ordine del sostituto procuratore della Repubblica di Imperia Alessandro Bogliolo hanno sequestrato, a scopo puramente cautelare, l’area destinata a rimessaggio dell'”Oasi Park” gestita dalla società “Diana Srl” di cui è rappresentante legale Lucio Quaglio.

Sveglia all’alba dunque per almeno 300 turisti visto che sono state sgomberate le piazzole occupate da camper e caravan posteggiati dai vacanzieri per trascorrere l’ultimo scorcio d’estate. Dopo il blitz della polmunicipale sono stati costretti a lasciare l’area all’alba non senza polemiche contro la direzione della struttura.

Alcuni turisti si sono messi in viaggio ed hanno raggiunto le strutture della vicina provincia di Savona, in particolare Andora e Albenga, altri ancora hanno deciso di spostarsi di pochi chilometri chiedendo ospitalità ad un campeggio sempre sul territorio dianese.

Un provvedimento che fa seguito ad un’ordinanza di inizio mese che portava la firma del sindaco Giacomo Chiappori che imponeva “l’immediata cessazione dell’attività di campeggio o qualsivoglia attività ricettiva all’aria aperta per le precarie condizioni igienico sanitarie che possono essere pregiudizio della salute pubblica”. “Quello – fanno sapere dal comando della polizia municipale – è un’area di rimessaggio e non può essere considerato un campeggio”.

L’Asl 1 Imperiese, durante un sopralluogo, aveva riscontrato diverse irregolarità e anomalie. In particolare “le precarie condizioni igienico sanitarie e di pulizia rilevate in alcuni blocchi di servizi igienici, visto il regolamento dell’area di sosta Camper Oasi Park, dal quale si evince l’impossibilita del gestore di vigilare sulla corretta osservanza dello stesso, si ritiene che tale situazione, dal punto di vista igienico-sanitario, può essere di pregiudizio per la salute pubblica, per tanto si propone l’emissione di ordinanza sindacale ai sensi dell’ ART. 40 Regio decreto 27 Luglio 1934, n. 1265 nei confronti del legale rappresentante della società Diana SRL e gestore dell’area di rimessa veicoli, finalizzata all’immediata cessazione dell’attività di campeggio o qualsivoglia attività ricettiva all’aria aperta”.

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