Ha preso avvio oggi a Bordighera il 61° Corso di Studi Liguri dedicato a “La ceramica e i materiali di età romana”

5 settembre 2016 | 16:59
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Ha preso avvio oggi a Bordighera il 61° Corso di Studi Liguri dedicato a “La ceramica e i materiali di età romana”

Il Corso proseguirà sino a sabato prossimo al Centro Nino Lamboglia

Bordighera. Sono iniziati oggi nella Sede del Centro Nino Lamboglia dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri a Bordighera i Corsi di Studi Liguri sulla ceramica di età romana, giunti alla 61° edizione, cui hanno aderito giovani universitari provenienti da Genova, Torino, Bologna, Foggia, Milano, Venezia, Padova.

Dopo la visita al Museo “Clarence Bicknell” e alla sua Biblioteca specializzata con oltre 114.000 volumi, illustrata da Elena Riscosso e Bruna De Paoli, il corso è stato inaugurato dalla dott.ssa Daniela Gandolfi che ha diretto l’organizzazione del Corso insieme al prof. Paolo de Vingo, docente del Dipartimento di Studi Storici dell’Università degli Studi di Torino.

Al pomeriggio i lavori sono proseguiti con la lezione di Enrico Giannichedda su “Produzione e consumo dei manufatti”. Il Corso proseguirà sino a sabato prossimo.

Per informazioni rivolgersi al dott. Lorenzo Ansaldo, Istituto Internazionale di Studi Liguri – Centro Nino Lamboglia, Via Romana 39, 18012 Bordighera (IM), Tel. 0184.263601/94, Fax 0184.266421, www.iisl.it, corsisima@istitutostudi.191.it

Daniela Gandolfi, laureata in archeologia classica all’Università degli Studi di Genova con una tesi sulla sigillata africana di Albintimilium (Ventimiglia), dal 1984 è dirigente archeologo dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri di Bordighera; dal 1994 è Conservatore del Museo Civico Archeologico “Girolamo Rossi” di Ventimiglia ed è stata nominata Ispettore Onorario per l’archeologia della provincia di Imperia dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali; dal 2005 dirige il Museo Civico Archeologico del Palazzo del Parco di Diano Marina, di cui ha curato il nuovo progetto scientifico di allestimento.

Ha al suo attivo numerose campagne di scavo archeologico e ricerche, sia terrestri che subacquee, in ambito ligure (Ventimiglia, Bordighera, San Remo, Santo Stefano al Mare, Imperia Porto Maurizio, sito d’altura di Monte Follia, Lucus Bormani, Albenga, Bergeggi, Luni), nazionale (Populonia, Alghero, Castelsardo, Santa Teresa di Gallura, Spargi, Olbia nella Sardegna Settentrionale) e internazionale (relitto de la Mandrague de Giens).

E’ autrice di oltre 190 pubblicazioni edite in riviste periodiche e monografie nazionali e internazionali, tra cui oltre 30 dedicate allo studio dei materiali di età romana. Ha partecipato a convegni di studi anche internazionali ed è docente presso la Scuola Interdisciplinare delle Metodologie Archeologiche (Corsi di Studi Liguri) con sede a Bordighera e Savona, nell’ambito della quale coordina i moduli sul metodo di scavo, sulla ceramica romana e sull’archeologia subacquea.

Nel 2003 è stata chiamata a far parte della Missione Archeologica Italiana di Iasos di Caria (Turchia orientale), dove è stata responsabile di un progetto di ricerca sulla circolazione e produzione delle ceramiche in età romana.

Dal 2002 ha diretto, in collaborazione con l’Università degli Studi di Genova, gli scavi nell’area delle mura settentrionali di Albintimilium (Ventimiglia), dove ha attivato laboratori didattici per la classificazione, il disegno, lo studio dei reperti provenienti dalle ricerche archeologiche. Collabora con l’Università della Tuscia (Viterbo) per la realizzazione di un “Quaderno di Studio” sull’archeologia subacquea.

Nel 2002-2003 ha coordinato, per la Liguria, il progetto italo-francese su “La ceramica comune da Marsiglia a Genova. Produzioni locali e importazioni dal II sec. a.C. al III sec. d.C.”. Nel 2008 è stato membro del Comitato Scientifico del “III red International Conference on Late Roman Coarse Ware, Cooking Wares and amphorae in the Mediterranean: Archaeology and archaeometry, Parma/Pisa, 26-30 marzo 2008” e, nel novembre dello stesso anno, ha partecipato, in rappresentanza dell’Italia, al worhshop internazionale “ICREA/ESF Exploratory Workschop: Late Roman Fine Wares: solving problems of typology and chronology”, Barcellona (Spagna), 5-9 novembre. E’ stata responsabile scientifica, per la parte italiana, del progetto Interregg IIIA-Alcotra 2000-2006 “La Via Iulia Augusta. Un itinerario romano da scoprire”.

Nel 2013-2014 ha diretto le attività connesse al Progetto Strategico ACCESSIT (Programma Europeo Italia Francia Marittimo) per i Musei Archeologici di Ventimiglia, Diano Marina e Albenga. Nel 2014 è stata nominata Direttore del Centro Sperimentale di Archeologia Sottomarina. Nello stesso anno ha curato il progetto scientifico di allestimento del nuovo ampliamento del Museo Civico Archeologico “Girolamo Rossi” di Ventimiglia.

Enrico Giannichedda, laureato in Lettere presso l’Università degli Studi di Genova con una tesi sulla Liguria protostorica, ha conseguito un Diploma di Corso di perfezionamento in Didattica generale e museale.

Ha svolto una intensa attività didattica seminariale e come professore a contratto presso l’Università di Genova, l’Università Cattolica del S. Cuore, l’Università di Siena, l’Università del Piemonte Orientale, l’Università di Lecce, con corsi su: Archeologia industriale, Metodologia e tecnica dello scavo, Metodologia e tecnica della ricerca archeologica, Metodologia della ricerca archeologica, Metodi di ricognizione di superficie, Storia della cultura materiale e della produzione artigianale nel medioevo, Storia delle tecnologie, Metodi della ricerca archeologica, Archeologia della produzione.

Ha partecipato ad oltre 40 scavi in Liguria, Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Toscana ed ha diretto 21 distinte campagne di scavo a Treonzo di Roccagrimalda, Bardi, Casola, Filattiera, Rossiglione, Mogliole di Cairo Montenotte, Aulla e Tagliolo Monferrato in contesti romani, medievali e postmedievali relativi ad insediamenti, castelli, complessi religiosi ed opifici artigianali.

E’ membro dell’Istituto di Storia della Cultura Materiale di Genova e responsabile del Museo etnografico ed archeologico di Masone.

Tra le sue numerose pubblicazioni e monografie si segnalano: Archeologia della produzione (1996), Archeologia teorica (2002), Metodi e pratica della cultura materiale. Produzione e consumo dei manufatti (2004), Uomini e cose. Appunti di archeologia (2006), Un territorio appetibile (2012).